“Riprendiamoci il comune”: parte la raccolta firme a Saronno
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di “Riprendiamoci il comune” di Saronno.
Il cittadino diventa legislatore. Succede anche a Saronno, da ieri. E andrà avanti per sei mesi, grazie alla presenza dei banchetti di raccolta firme (una cinquantina di saronnesi e quasi altrettante dai residenti in comuni limitrofi) per due leggi di iniziativa popolare.
Per dare più risorse (finanziarie e umane) per i Comuni, più partecipazione alle scelte per i cittadini, per evitare la svendita del territorio “per fare cassa”, dati i trasferimenti di denaro sempre minori dallo Stato alle comunità locali per il loro autogoverno.
È la campagna nazionale “Riprendiamoci il Comune”, portata anche a Saronno da Attac, che ha già incontrato l’adesione di alcune importanti associazioni culturali, sociali, ambientali e solidali del Saronnese. Uno specchio locale delle decine di associazioni e aghragazionibdi Comuni che
danno vota al Comitato Promotore nazionale della campagna.
Per sei mesi il “gazebo rosso” – già protagonista della raccolta di mille firme di saronnesi per la sanità pubblica – sarà presente in piazza Libertà ogni sabato mattina e nei quartieri ogni ultima domenica del mese, con qualche incursione al mercato cittadino (dove è previsto il prossimo
appuntamento, la mattina del 15 febbraio).
“C’è soddisfazione per l’esordio in città della campagna”, commentano gli attivisti. “Il tema non è immediatamente ‘intuitivo’, come nel caso della sanità, ma le persone hanno voglia di ascoltare, valutare e, spesso, poi firmare” . Obiettivo? “Puntiamo a raccogliere un migliaio di firme, un contributo importante del Saronnese alle 50mila che servono a livello nazionale per portare in Parlamento le nostre proposte”.
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