Saif Aboudabid vs senatrice Mieli, chiarita la querelle sul messaggio sull’antisemitismo
SARONNO – “Io e la senatrice Ester Mieli ci siamo sentiti e chiariti. Non c’era (e non c’è mai stata da parte mia) ne una minaccia, ne una giustificazione dell’antisemitistimo ne la volontà di minacciare una persona della comunità ebraica. Non sapevo di avere nei contatti la senatrice. Avevo sul telefono il suo numero per la sua attività di giornalista e autrice di programmi televisivi e per questo motivo l’avevo sentita in passato”.
Così il saronnese Saif Eddine Abouabid mette fine alla querelle che tanto spazio ha ottenuto nelle ultime ore sui giornali nazionali. Tutto è iniziato con un messaggio arrivato sul telefono della senatrice. “Non può stupirci – ha letto Ester Mieli di Fratelli d’Italia – la comparsa di questo rigurgito di antisemitismo nelle nostre città. Oggi come oggi l’ebreo viene percepito come colui che compie ingiustizie, che massacra innocenti e che compie genocidi. Forse qualche domanda dovremmo porcela sul perché in questi tempi, a molti è tornata questa folle nostalgia”.
Immediata la condanna della senatrice, raccolta e rilanciata da Ansa, soprattutto sulla sua preoccupazione che fosse un’intimidazione o una minaccia. Secca la smentita del saronnese che ha ribadito il proprio impegno di “uomo del dialogo lontano da qualsiasi forma di antisemitismo o violenza”. E’ seguita anche la risposta della senatrice fino, nella mattinata di ieri, ad un confronto tra i due che ha portato a chiarire l’accaduto come un’incomprensione.
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