Parco ex Seminario, Lega boccia la riqualificazione per 5 motivi “dagli abbattimenti al rumore”
SARONNO – “Non siamo d’accordo per quanto sta avvenendo nel parco ex Seminario per cinque punti: abbattimento delle piante senza necessità, mancanza di condivisione, rumore in zone densamente popolate, mancanza di parcheggi e uso sbagliato dei fondi del Pnrr”
E’ una chiara bocciatura quella della Lega di Saronno per il progetto, al centro del dibattito cittadino, di riqualificazione del parco dell’ex Seminario in un luogo di cultura con un palco per eventi da 2 mila persone. Un progetto per cui è in corso anche la petizione online per salvare le piante.
“Il primo punto è che le piante vanno eliminate solo quando ci sono questioni di necessità che ne ordinano l’abbattimento. Non ci sono nè strade nè fognature in sofferenza per le radici di queste piante, pertanto questi abbattimenti non hanno senso e si sarebbe potuto organizzare il parco in altro modo. Sistemare un parco abbattendo gli alberi è illogico visto che mancano necessità logistiche per agire in questo modo.
Il secondo punto è che il nuovo progetto per il parco dell’ex Seminario non è stato condiviso con i cittadini e tutto è rimasto segreto fino al taglio delle piante. I cittadini hanno assistito ad una mancanza di trasparenza inaccettabile per un’amministrazione che in campagna elettorale sosteneva di voler condividere tutto con la cittadinanza.
Questa amministrazione non è nuova alla più bieca mancanza di trasparenza. Tutto un filare di castagni è stato tagliato in via Milano dall’oggi al domani nel segreto più assoluto per poi far spazio ad una pista ciclabile che non ha nemmeno considerato di realizzare piani intercalati alle rampe per poter essere percorsa da persone con disabilità motorie. Le querce del Pala Dozio sono state abbattute nel silenzio più totale. Ora una quarantina di piante verranno abbattute al parco dell’ex seminario nel silenzio.
Il terzo punto è che si sta creando un’are feste per concerti in pieno centro urbano. Se si traccia un cerchio di 1 chilometro intorno all’ex Seminario si comprende tutto il centro fino a piazza Libertà, i quartieri Prealpi, via Volta, Santuario, Matteotti. Tutti questi quartieri saranno interessati pesantemente dal rumore dei concerti. In tutta questa area urbana abitano i due terzi dei saronnesi.
Richiediamo di rivedere il progetto spostando il mega palco per i concerti in un’area periferica, come ad esempio quella che avevamo individuato a ridosso dell’uscita autostradale Origgio – Saronno Sud.
Questa area periferica avrebbe il vantaggio di essere al centro di un’area industriale e, se ben posizionato, il palco farebbe in modo che il rumore dei concerti si propaghi in massima parte solo verso le aree industriali, che di sera e di notte sono vuote.
Il palco, comunque posizionato nel parco dell’ex Seminario, darebbe fastidio a zone densamente popolate. Posizionare un mega palco in un parco creerebbe inoltre problemi anche alla fauna, in quanto gli uccelli non troverebbero riposo nei mesi estivi ed autunnali in cui i concerti vengono normalmente fatti.
Il quarto punto è la mancanza di parcheggi. L’area feste per i concerti all’ex Seminario congestionerebbe di auto una zona già satura di sera per via dei parcheggi di autovetture dei residenti.
Utilizzare l’area a ridosso dell’area sportiva del Matteotti garantirebbe invece una migliore fruizione dei concerti per via del fatto che le aree industriali sono vuote di sera, consentendo il parcheggio di un numero maggiore di autovetture dei fruitori del concerto.
Inoltre la realizzazione di un’area attrezzata a Saronno Sud completerebbe l’area sportiva del Matteotti ad uso e beneficio degli abitanti del quartiere.
Il quinto punto non meno importante è l’uso sbagliato dei fondi del PNRR per opere che non creano nuovi posti di lavoro. I fondi utilizzati per sistemare il parco dell’ex Seminario sono del PNRR e dovrebbero servire per la ripresa economica. Cosa c’entra la sistemazione del parco dell’ex Seminario con una ripresa economica di Saronno? Ricordiamoci che i fondi del PNRR sono un prestito europeo che bisognerà ripagare. Se i fondi creano nuovi posti di lavoro, allora sarà possibile per i nostri figlie e nipoti avere i soldi da restituire, altrimenti no. Diverso sarebbe stato se questi fondi del PNRR fossero stati investiti per un’area fiere vicino all’area sportiva dell’ex Matteotti. Area fiere può essere utilizzata sia per concerti, sia per feste, sia per fiere di settore industriale, artigianale e commerciale per promuovere le attività lavorative di Saronno e del saronnese.
E’ evidente che serve un ripensamento. Si può sistemare il parco dell’ex Seminario anche senza il palco per i concerti e utilizzando in miglior modo i finanziamenti del Pnrr creando un’area fiere da adibire anche a concerti nell’area sportiva dell’ex Matteotti, più attrezzata e con maggiori posti auto.
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Commenti
Ma smettetela il problema sarebbero i parcheggi? Perché a Villa Gianetti quando ci andavano 20 persone il problema era il parcheggio?
Pssst…ci sono i parcheggi in stazione (300 posti auto che possono essere aperti per un grosso evento) ci sono i parcheggi lungo la via Varese, quelli del teatro, c’è la piazza del mercato, per non parlare, cosa ancora migliore, di arrivare in treno!!
Quello che non riesco a capire, ma non voglio credere che non ci sia una spiegazione logica e razionale, per questo sarebbe interessante avere un intervista di un assessore in giunta che possa spiegare su questa testata il progetto, basta aprire google maps, sommare sommariamente l’area EX Isotta ed ex Cantoni e a spanna recuperiamo il 10/15 % del territorio Saronnese, parliamo di centinaia di migliaia di metri quadri, ma non si può discutere con le proprietà e inserire in queste aree di sviluppo un area feste? Ma con tutte le opere di compensazione che i privato dovranno fare in cambio dei permessi ma 1000 metriquadri per gli eventi non ci sono??? ….o forse c’è fretta di attestarsi un opera da troppo tempo attesa a Saronno e pur di farla non si guarda in faccia a nessuno?!
Lo dico da ignorante della cosa pubblica: presumo che ci sia stata una discussione in consiglio comunale riguardo a questa faccenda e se si……….dov’era chi si lamenta?
Caspita ,
Ma sono cinque considerazioni così semplici ,da buon padre di famiglia. Ma possibile che quando poi amministrano una città si riesca a produrre degli scempi come quello illustrato ! ovviamente partendo dal taglio di numerosi alberi che si aggiungono a tutti quelli già persi durante gli accadimenti di quest’estate… pazzesco!
Concordo su alcuni punti, in particolare sul taglio di alberi non necessario, ma il progetto era stato presentato, se poi la gente non ha mostrato interesse è diverso.
Altra cosa:
Questa amministrazione non è nuova alla più bieca mancanza di trasparenza. Tutto un filare di castagni è stato tagliato in via Milano
E daglie… con sti castagni! I castagni ci sono nel Parco Pineta e qualcosa nel Parco del Lura quelli là non erano castagni, al massimo ippocastani… Almeno informarsi prima 🙂
Fatto tutto alla chitichella nessuno ha saputo nulla sapevano che i residenti avrebbero detto NO e sottolineo NO
Distruggono un parco secolare x un progetto effimero che grandi cervelloni
Non riescono a portare più di una ventina di persone a Villa Gianetti che e’ in centro ed e’ nell’ isola pedonale e adesso vogliono fare gli eventi sulla Varesina ?Alla sera quella zona non e’ proprio sicura.
hanno ragione i leghisti, é un buco nell’acqua, soldi buttati…questi geni che la hanno voluta no nhanmo considerato troppe variabili, in primis i parcheggi. Ad una manifestazione arriveranno centinaia di auto, dove parcheggeranno? se la sono posta questa domanda?
Pssst…la piazza del mercato è a circa 200mt…sei di Saronno o di Ceriano??