Rendiconto approvato senza dibattito, Vanzulli (Lega): “Si è fatto poco avendo a disposizione moltissimo”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pier Angela Vanzulli consigliere comunale della Lega in merito al rendiconto 2023 approvato nell’ultimo consiglio comunale.
Il Sindaco Airoldi deve fare pace con se stesso. In Consiglio Comunale ci ha propinato una volta ancora il suo mantra ovvero “I have a dream”, Saronno proiettata in circuiti internazionali di glamour, cultura e qualità della vita al top. Infatti siamo passati dai 30 mila euro per la cultura della Amministrazione Fagioli, ai 2 milioni di euro di oggi (no, non perché la cultura per noi si sostanzia nella salamella, ma perché con dei trasferimenti da fame le scelte erano obbligatorie e tra sociale e cultura non c’era storia).
Però si è anche passati da una spesa per il sociale del 2019 di circa 6 milioni di euro ad una attuale di 11 milioni di euro.
Se volessimo essere politicamente “scorretti” potremmo insinuare che questi due settori sono i bacini di voti dell’Amministrazione, ma con il sociale che vuole dire persone, famiglie con disagi, in povertà, con le fragilità non si può scherzare, quindi cerchiamo di capire. Il quasi duplicarsi delle spese dei capitoli del sociale è dimostrazione del profondo disagio in cui vivono moltissimi cittadini saronnesi.
In consiglio si è plaudito a un tale intervento economico, ma l’altra faccia della medaglia sono tutte queste persone in difficoltà.
Quindi sentire il Sindaco Airoldi che pontifica sulla sua visione di città culturalmente al top, attrattiva per tutti e proiettata verso “un luccicante mondo”, stride fortemente con la realtà.
Un sindaco dovrebbe avere il polso della città e soprattutto intervenire con politiche finalizzate ad utilizzare queste somme ininmaginabili (perché quando ero Assessore al bilancio era veramente una utopia pensare che in Comune sarebbero entrate tali cifre), per cambiare definitivamente in meglio la vita alle persone che devono affrancarsi dal mondo del sociale. Non si può che apprezzare quanto è stato fatto con poco, rispetto al nulla avendo a disposizione il molto.
Arrivando al Consiglio Comunale in cui si è votato il bilancio consuntivo, questa Amministrazione liquida sempre qualsiasi intervento dei consiglieri di minoranza con frasi che vanno dal non avete capito al non avete letto i documenti. La verità è che la tanto sbandierata trasparenza di cui questa Amministrazione si fa paladina è una delle tante boutade elettorali ripetute forse per convincere se stessi.
“Non c’è una stretta rispondenza tra entrate e spese” questo è quanto affermato dall’ Assessore al bilancio D’Amato in risposta ad una richiesta di approfondimento fatta in commissione bilancio. Ho scritto esattamente la frase perchè meritava. C’è sempre una corrispondenza tra i capitoli, sono legati e seguendone l ‘evoluzione ed i cambiamenti si capisce la volontà della Amministrazione.
Entriamo nel merito di quanto raccontato in Consiglio Comunale. Prima di tutto parliamo dell’avanzo di bilancio. Il Comune non è una SPA quindi non deve fare utile, ma anzi più l’avanzo di amministrazione è basso, più dimostra il suo buon operato.
L’Amministrazione in carica ha un avanzo faraonico ed ha pure il coraggio di fare passare questa cifra inosservata o peggio come un gran risultato.
I consiglieri di minoranza non devono sapere, devono chiedere, non è nostro compito conoscere i meccanismi di bilancio, certo è utile avere una conoscenza tecnica che può servire per stigmatizzare degli errori, ma il bilancio non è un insieme di numeri che devono quadrare. È il programma politico della Amministrazione che governa il territorio. Lo spostare risorse, il loro impiego per una spesa o l’altra, per un’opera pubblica o un’altra, è il metro da cui si comprendono le priorità, le attenzioni di chi governa.
Lo ascoltiamo ogni giorno quando sentiamo che il Governo ha Potenziato, ha finanziato, ha disposto risorse, investimenti in un settore piuttosto che in un altro. Quindi compito di questa Amministrazione, che nel suo programma elettorale ha fatto della trasparenza un cavallo di battaglia, era quello non di stigmatizzare ogni volta la “ignoranza Amministrativa” di quel consigliere o di quell’altro, ma di far capire una materia complessa come il bilancio. Invece la commissione Bilancio, unico momento di approfondimento per i consiglieri, si convoca il giorno prima del Consiglio Comunale, si fa la riunione da remoto, convocata non alle 21, ma alle 19 per renderla diciamo più veloce, poi si cena, e si riassume il bilancio con 4 slide e 2 numeri. Numeri senza anima se sciorinati come una filastrocca, se non collegati a progetti non dicono niente. Una vera volontà di trasparenza implicava delle spiegazioni puntuali tipo: abbiamo deciso di investire in questa opera, le risorse le abbiamo reperite da questi capitoli, le abbiamo spostare da, ecc…” così per ogni passaggio.
È vero che i revisori dei conti hanno approvato tecnicamente il bilancio, ma qui parliamo di scelte politiche, del programma amministrativo, della corrispondenza finale alle previsori fatte ad inizio anno. Dateci i capitoli, da cui potremo veramente capire, ma non così. Tutto ciò però è emblematico di come si tiene in conto la minoranza consiliare. Questa Amministrazione ragiona così: Dobbiamo fare la commissione Bilancio, ci tocca. Allora veloce, 4 numeri e via. Lo ripeto durante l’Amministrazione Fagioli quando ero Assessore al Bilancio le Commissioni erano fatte in Comune, giorni prima del Consiglio e duravano ore perché si sviscerava tutto il bilancio. Se l’Amministrazione è per la trasparenza metta in programma una commissione mensile per approfondire gli atti amministrativi, lo facciano, solo allora potranno parlare di trasparenza.
Invece al Sindaco, fine stratega, diciamo che c’è una linea sottile tra sogni ed illusioni, vedasi flop di Brera.
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