5 dic – Nei salotti degli Italiani arriva il “marziano” della Phonola
Nel 1956 nelle case dei neonati teleutenti italiani entrò un televisore “per nulla tradizionale”, che si distingueva per “le sue linee aerodinamiche, la simmetria, l’impiego di materiali poveri e di una tecnologia semplificata”. Senz’altro nuova era la separazione fra la parte elettronica con i comandi e lo schermo, e ciò permetteva l’adozione di un meccanismo che permetteva di orientare il cinescopio in funzione della posizione dello spettatore; nel contenitore di legno era inoltre presente una presa per il telecomando. Il «futuro era già lì, a portata di mano».
Il televisore fu progettato per la Fimi Phonola da Dario Montagni, Cesare Buttè e Sergio Berizzi e prodotto a Saronno. Fu chiamato «TV girevole» o anche «Il Marziano» per sottolineare l’innovatività quasi «rivoluzionaria» del suo design. Fu prodotto dal 1956 al 1961 in due modelli: 17 pollici (mod. Phonola 1718) e 21 pollici come quello che si trova al Mils (mod. Phonola 2118). Una pubblicità dell’epoca diceva: “Con un Phonola le serate più belle le passo a casa mia. Vai per il mondo con un televisore Phonola, sempre in poltronissima per tutti gli spettacoli.” (da “Storie e culture della televisione” di Aldo Grasso – edizioni Mondadori – 2013).
Oggi esistono pochissimi esemplari del “Marziano” della Fimi Phonola: oltre a quello conservato al Mils, uno è al Museo del Design della Triennale di Milano e un altro al Moma di New York.
La Fimi è stata una presenza importante per Saronno: nel censimento del 1936 con i suoi 612 dipendenti era la terza azienda industriale del territorio in termini di occupazione dopo l’Isotta Fraschini (1200 dipendenti) e la Cemsa (900), precedendo la De Angeli Frua che occupava 600 persone, ma ci sono stati periodi in cui i dipendenti in Fimi hanno superato il migliaio (1.052 nel 1959 e 1.017 nel 1967).
La Società nacque a Saronno nel 1923 con l’intento di fabbricare materiali isolanti (Fimi infatti è l’acronimo di “Fabbrica Italiana Materiali Isolanti”). L’elettricità in Italia era già una realtà da tempo e a Saronno nel 1899 era stata creata la Società Anonima Elettrica Saronnese per la distribuzione dell’energia elettrica, sia per l’illuminazione pubblica che privata e per uso industriale.
Nel 1929 dalla fusione con un’azienda di Milano, la Costruzioni Meccaniche Bacchetto, fu creata una nuova società anonima Fimi con la presidenza di Gian Piero Corbellini e la direzione tecnica dell’ingegnere Felice Cattaneo. Nacque il Reparto radio (seconda metà del 1930) e l’azienda ebbe un notevole successo in Italia con i suoi prodotti venduti con il marchio Phonola. L’era Corbellini durò fino al 1941 quando la maggioranza del capitale sociale passò ad Alessandro Poss che fu Presidente della società fino alla morte (1957); a lui successe il figlio Emilio. Nel 1969 la proprietà della Fimi passò al gruppo multinazionale della Philips e nel 2010 al gruppo belga della Barco.
La Fimi è tuttora attiva, opera nel settore dei monitor professionali e fornisce i più grandi costruttori mondiali di sistemi medicali, dando occupazione a circa 130 persone.
Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni
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