Città

Addio Suor Annunciata: il ricordo dei saronnesi

5 Gennaio 2024

SARONNO – Sono tantissimi i ricordi, i pensieri e gli omaggi che i saronnesi stanno dedicando in queste ore a suor Annunciata pilastro del quartiere Matteotti, cittadina saronnese benemerita insignita della Ciocchina che si è spenta ieri pomeriggio. Eccone alcuni

PIERLUIGI Gilli, presidente del consiglio comunale

Il Presidente del Consiglio Comunale, Pierluigi Gilli, con il Vice-Presidente Francesco Licata ed i Consiglieri Comunali piangono la dipartita di Suor Annunciata Fumagalli, cittadina benemerita insignita della Civica decorazione della Ciocchina, per molti anni instancabile animatrice e suscitatrice del quartiere Matteotti, e ne ricordano, perché non sia dimenticato e, anzi, funga da virtuoso esempio, lo spirito di disponibilità, di accoglienza e di misericordia sempre dimostrati nell’esercizio della sua missione cristiana. Riposi nella Luce, cui anelava

LUCA DAVIDE, consigliere comunale

Chi ha conosciuto Suor Annunciata ha conosciuto il Matteotti. La Suora rappresentava lo spirito di fratellanza e condivisione tra le diverse culture che animano il quartiere. ho collaborato con lei per diverse occasioni, dal catechismo delle medie a diversi momenti di solidarietà. Era una mente abile nell’unione delle persone per fare “cose belle”. Tutte le idee e i progetti che sono stati portati al Matteotti passavano da lei, non tanto per qualche egemonia o potere intrinseco, ma perché tutti sapevano che lei era l’anima pulsante del quartiere e se Annunciata era con te allora il progetto poteva fare bene al quartiere. Quest’anno è stata ufficializzata la sua benemerenza in città con il premio della Ciocchina. Tante condoglianze vanno quindi alla famiglia, alle suore della congregazione e al quartiere tutto, oggi per Saronno è un giorno di triste Lutto.

VITTORIO CALZARI

Indipendentemente dalla fede religiosa, questa persona è stata straordinaria. Ufficialmente gestiva la parrocchia. In realtà faceva molto di più. Ha reso l’oratorio un posto in grado di accogliere gente di ogni etnia e religione. È stata sempre dalla parte dei più deboli, con battaglie agguerrite per chi non aveva una casa, schierandosi spesso contro le amministrazioni comunali, di destra o sinistra, perché non erano in grado di trovare agli indigenti quello che dovrebbe essere scontato: un tetto sotto cui dormire. Ha sempre cercato di lavorare per il suo e mio quartiere, il Matteotti di Saronno , una periferia di ex latitanti mafiosi trasformata anche grazie a lei in una zona vivibile e bella e ogni iniziativa in grado di valorizzare il quartiere era sempre appoggiata da lei. E anche quando una brutta malattia l’ha colpita ha continuato a lavorare esattamente come prima, dicendo che lei avrebbe fatto comunque ciò che avrebbe potuto ma se il Signore l’avesse chiamata era già pronta.

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