Saronno, sagace componimento ritrovato nella cantina di una scuola saronnese
SARONNO – Si intitola “Il cielo sopra Saronno” il componimento con strofe e rime ritrovato rocambolescamente nelle ultime ore nella cantina di una scuola saronnese. Il testo è stato reso noto in attesa di capirne la provenienza nelle prossime ore.
Un componimento in stile Gianni Rodari con un dialogo franco, schietto e forse un po’ amaro tra un nonno e un nipote.
Il componimento è, come chiaro dalla prima riga e dal titolo, dedicato alla città di Saronno anche se, come detto, non se ne conosce la provenienza che forse potrà essere svelata proprio da testo stesso.
Dov’è il cielo qui a Saronno?
Chiede il nipotino al nonno.
Sei piccino – gli risponde:
Sopra queste torri immonde!
Ma che aria si respira?
Nel mio naso entra benzina!
Vorrei andar sul marciapiedi,
Ma auto ovunque in mezzo ai piedi
Mi impediscon di scoprire
La città e di costruire
La mia piccola esperienza
Di futura indipendenza
Bimbo mio, cosa pretendi?
Qui ci sono dei potenti
Che hanno fatto coalizione
Nel partito del mattone
Non importa il lor colore
Non guardare qual partito
Quel che a lor solo sta a cuore
È il cemento costruito
C’è il bislungo e il trasformista
C’è il dottore e il populista
Tutti insiem ti fan la guerra
E ci svendono la terra
A tre o quattro gran signor
– sempre quelli, sempre lor –
Per recuperar quattrini
“per servizi ai cittadini”
Ma perché se sono senza,
Con la loro gran presenza
Non li chiedono allo stato
E mi lasciano un bel prato?
Loro dicono “è il progresso,
Ed è il libero mercato”
Ma a subir è il popol fesso
E a far soldi è il quattrinato
Poco importa se i bambini
Crescon fragili e supini,
Chissefrega se gli anziani
Vivon soli come cani
Chiusi dentro il loro ovile
Perché fuori tutto è ostile
Se crepiamo di tumori
Per ciò che respiri fuori
Vuoi curarti? Forza paga,
Se non puoi, chi se ne frega!
E se vuoi socializzare
Dentro un bar a consumare!
Sei ragazzo e non ci stai?
Prendi il Daspo e te ne vai
Sei straniero e arrivi qui?
Vieni accolto, forse sì…
Ma rimani un invasore
Che del pesce ha già l’odore.
Un nemico all’occasione
Per sfogar la frustrazione
Di abitanti senza terra,
Né salute né aria buona
Cosa meglio che far guerra
A chi porta un’idea nuova?
Ché gli affari sono affari,
Ché Saronno perciò serve:
Ingrassare i miliardari
E lasciarci come larve.
Bimbo mio, guarda il tuo cielo
Se mi sali sulla spalla
Cresci poi, e fai il tuo telo
Sarai libera farfalla!
All’attac bisogna andare
Per riprender la città
Cittadin torna a lottare
Per cambiar la società!
01042024