Stop alla pubblicità “blasfema” che ha fatto mettere al bando Amica Chips in collegio. L’azienda si scusa
GORLA MINORE – Prima lo stop allo spot, imposto dal comitato di controllo Iap, l’associazione di auto-regolamentazione poi la nota in cui si rimarca come “non si fosse la volontà di offendere convinzioni morali, civili e religiose”.
Amica Chips spa risponde alle polemiche sollevate dallo spot intitolato “Il divino quotidiano“, dove patatina viene somministrata al posto di un’ostia. Una comunicazione che ha suscitato grande clamore anche nella provincia di Varese anche per la decisione del rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore dove bandita la vendita delle patatine di quella marca che ha realizzato una compagna pubblicitaria considerata “blasfema”.
“Non crediamo sia questa la sede per entrare nel merito dello spot, anche in ragione del fatto che lo Iap ha già notificato ingiunzione di desistenza alla sua diffusione e confidiamo che in un confronto sereno e costruttivo con detto organo si possa trovare una soluzione in grado di spiegare le ragioni di tutte le parti interessate – spiega Amica Chips spa in una nota – Vogliamo però ribadire con fermezza che non era – e non è – nostra intenzione, come contestato dallo Iap, “offendere le convinzioni morali, civili e religiose”. Lo spot pertanto non verrà più messo in onda”. “La nostra famiglia, che ha fondato e dirige tutt’oggi l’azienda, non ha mai inteso deridere il senso profondo dell’eucaristia in quanto cattolica e credente” conclude la nota.
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Commenti
Mi sembra eccessiva il clamore per uno spot spiritoso.
il catto-bigottismo italiano non ha eguali nel mondo.