Elezioni Usa, vince Trump: i commenti del mondo politico
Francesco Banfi, assessore del Comune di Saronno: “L’America ha scelto il proprio 45esimo presidente. Un augurio di buon lavoro nella speranza sia illuminato per la propria nazione e per il mondo”.
Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale della Lombardia: “Trump ha interpretato meglio la sensibilità delle persone: in un recente viaggio negli Stati Uniti avevo colto che Trump, vincitore di tutti i confronti in cui era dato per sconfitto, era riuscito a ribaltare i pronostici perché aveva saputo capire di più il disagio della classe media, dando voce ad un malcontento che oggi non c’è solo negli Stati Uniti, ma che c’è anche in Europa e in Italia. Oggi il compito di chi fa politica è saper dare risposte concrete a questo malcontento. Mi auguro che Trump possa dimostrare di essere un grande presidente come è stato in passato con Reagan, ma certo mi domando chi in Italia possa interpretare il disagio della classe media come ha saputo fare Trump”.
Lorenzo Guzzetti, sindaco di Uboldo: 1) ha vinto il popolo. Quello che nessuno ascolta mai salvo poi arrogarsi il diritto di dire “io sono il popolo”. Il popolo non si fa prendere per il culo e quando arriva il momento te lo dice.
2) è il 9/11 e 27 anni fa succedeva una rivoluzione. Anche oggi lo è. E come Reagan fu una sorpresa non mi stupirei che anche Trump sarà una positiva sorpresa.
3) un amico settimana scorsa me lo aveva anticipato che noi italiani stavamo vedendo tutto fuorchè il reale dibattito interno agli USA, dicendomi “aspetta il 9”. Ho ascoltato e infatti aveva ragione. I sondaggisti e i media benpensanti ancora una volta cileccano alla grande, semplicemente perchè chi scrive gli articoli di fondo del Corriere o di Repubblica sta chiuso in uno stanzino o in mezzo ai suoi simili, non scende tra la gente. E quindi pensa di governare la gente così. La gente, poi, questi Premi Pulitzer li manda a stendere con il voto.
4) il vero scandalo in America è che Obama ha straperso perchè semplicemente il suo #change è diventato uno slogan ma non un reale cambio. Il vero scandalo in America è che dopo 24 anni la Clinton (la Clinton, cazzo!) si candidava a essere Presidente. Ma possibile che in 24 anni un partito non riesca a esprimere qualcosa di diverso?
5) è la sconfitta dell’establishment. Ed è un messaggio anche a Renzi. Non si faccia trascinare nel letamaio della discussione autoreferenziale interna al PD. La gente chiede persone e politici che sappiano far saltare il tavolo come lo stesso Renzi è stato capace di fare all’inizio. Ma ora deve continuare. Guai ad abbassarsi al livello di D’Alema, Bersani, De Mita, gente che non ha mai lavorato un giorno e non rappresenta che se stessa. Renzi deve avere il coraggio di continuare a insistere con le riforme, con il cambiamento, con questi “freni a mano deambulanti” che appartengono al passato. Vi assicuro che anche io ne so qualcosa…
6) deduciamo quindi che non basta essere donna o nero o giovane per essere un buon presidente. La gente di questi perbenismi ne ha piene le palle.
7) Oggi è la fine della politica del novecento. Che sia la volta buona che anche da noi si capisca. Ieri sera vedere a Porta a Porta La Russa, Casini e compagnia cantante dava l’idea di vedere un documentario sul passato, il trapassato. Gente che ormai è autoreferenziale e non capisce più di non rappresentare nulla se non sé stessa.
Pierluigi Gilli, sindaco emerito di Saronno: “Ascoltare i perfettini sconvolti e furiosi che su Rai1 (da tutti pagata) spiegano a senso unico agli americani che hanno sbagliato a votare è un digestivo insuperabile. Istruttivo per un dibattito il 5 dicembre… Buon pomeriggio”.
Alessandro Galli, Tu@ Saronno: “Otto anni con grandi speranze e forse non tutto è andato come previsto, anzi. E sono sicuro che ci mancherà”.
Michele Castelli (Onda Italiana): “Svuotati della parvenza Clintoriana, la cortina fumogena della politica si è sgonfiata con l’amarezza in bocca dei nostri politici perché sanno che è come un’Onda Italiana che li sotterra in forza all’innovazione della politica americana …… Speriamo al più presto”.
09112016