Pellicciotta: “Grande attenzione per le riqualificazioni in centro”
SARONNO – E’ l’assessore all’Urbanistica Maria Elena Pellicciotta a rispondere alla lettera aperta di un cittadino sulle demolizioni in corso in città e in particolare sul tema dell’ex corte Vago.
L’assessore parte con alcune precisazione tecniche: “I fabbricati preesistenti relativi ai due interventi di recupero oggetto dell’articolo sono, nel documento del Quadro Conoscitivo che censisce gli “edifici che caratterizzano l’esistente”, richiamati in particolare per i loro fronti; le schede relative non evidenziano caratteristiche architettoniche di singolare pregio, piuttosto ne sottolineano la peculiare giacitura e presenza “dentro” il tessuto urbano tradizionale e storicamente consolidato”
E ancora: “Le articolate norme di dettaglio che contiene il Piano delle Regole del PGT di Saronno da applicarsi agli interventi interni al Nucleo di Antica Formazione sono prescrittive per gli interventi di semplice ristrutturazione edilizia, interventi per i quali non è necessario il preventivo percorso di redazione di un piano attuativo e perciò soggetti al solo controllo tecnico, sostanzialmente senza margini di discrezionalità; i materiali ed i colori delle facciate, la forma e le caratteristiche dei tetti, l’apertura delle finestre o la conservazione dei balconi o degli androni, sono per quanto possibile regolati da un concetto semplicemente “conservativo” dell’esistente”
“In un caso (Piazza Indipendenza) il Piano di Recupero prevede in pratica una ricostruzione quasi fedele dell’aspetto anteriore della palazzina; il grosso delle modifiche volute per ammodernare e rendere efficiente l’edificio sarà visibile soltanto all’interno della corte. Nell’altro caso (la cd. “corte Vago”) soprattutto si è posta attenzione alla conservazione della singolare curvatura del prospetto sulla strada; il piano approvato ha voluto riproporre lo sviluppo planimetrico degli edifici, la pianta irregolare di origine preindustriale che ha caratterizzato la chiusura del borgo antico, già indicata nel Catasto Teresiano, così come del resto evidenziato nella scheda n. 83 propriamente riferita a quel fabbricato”
Pellicciotta fa poi il punto sui miglioramenti che porterà l’intervento: “Il nuovo edificio a prima vista sembra piuttosto diverso dall’immagine tradizionale, ma si consideri che la “facciata” fin qui vista in realtà era – come per molte case di corte – il fronte secondario delle abitazioni e che allora l’unico momento di contatto tra l’edificio di origine rurale e la strada pubblica era solo ed esclusivamente il portone di ingresso alla corte: oggi, nel pieno del centro storico, ci attendiamo invece che gli attacchi a terra degli edifici rendano la città propriamente pubblica e fruibile da tutti i cittadini, per esempio percorrendo un porticato adeguato; ci aspettiamo, quindi, che la porzione privata che si stacca dal suolo sia godibile anche dal pubblico. In sostanza con questa soluzione si migliora la fruibilità pubblica della zona, grazie ai portici che creano un miglior percorso”.
“Le corti erano degradate e pericolose e non avrebbero potuto essere recuperate – conclude l’esponente della Giunta del sindaco Alessandro Fagioli – la proprietà ha deciso di demolire e di realizzare un nuovo progetto che unisce un’attenzione alla tradizione ad aspetti attuali come riduzione dell’impatto ambientale. La nostra delibera come Giunta parla proprio di un miglioramento della qualità architettonica dell’edificio rispettando la tradizione ad esempio sui colori e sull’andamento delle corti. L’impegno e l’attenzione dell’Amministrazione in tema di riqualificazione nel centro storico non è mai mancato”.
(foto di Edio Bison)
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Commenti
incredibili giri di parole per giustificare un altro scempio alla nostra città
Si parla sempre tanto del centro che è la facciata di tutte le città ma non di quello che c’è dietro,ovvero le periferie.Abito in via volpi a pochi metri dal parco lura e lo scenario di alcuni capannoni in via montoli, in disuso, è raccapricciante:vecchi,abbandonati al degrado,tetti con chissà quanto amianto,topi che entrano ed escono,per non parlare del capannone di cosmetici nella parallela via Buonarroti,bruciata un paio di anni fa e lasciata così.Chi e dove sono i proprietari?
palazzo visconti e corte tanzi diventeranno un’enorme palestra per gli amanti del buon fisico e per le amanti delle chiappe di marmo. ci voleva
Qual’è il piano per palazzo visconti e corte Tanzi? Grazie
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Domanda giusta…. ma vista la zona e le tutele sotto le quali il palazzo è… forse aspettano che sia talmente irrecuperabile per… farli saltare addosso (i costruttori..) per demolizione e costruzione di nuovi palazzi…. ogni volta che mi trovo in piazza e guardo il corso principale vedo sulla destra un obbrobrio architettonico (portici e palazzi anni 70..) e sulla sinistra armonia e vero centro storico…. ai posteri risposta…
più costruisci in un momento in cui non c’è grande richiesta più impoverisci i proprietari del “vecchio”, che di solito già non naviga in buone acque. Robin Hood al contrario..purtroppo molti non ci arrivano
come dire…in due righe… da due piani ne sono diventati almeno 5 e i porticati li usano le risorse… guardare in centro quanti porticati lasciati allo sfacelo e disinteresse totale….. uno schifo!