A Saronno 25 aprile ancora diviso, a Lazzate solo con i bambini
SARONNO / LAZZATE – Mentre anche questo il 25 aprile sarà “diviso” a Saronno, da una parte e di prima mattina gli eventi promossi dal Comune e poi nell’arco della giornata quelli di associazioni e gruppi locali, la Festa della Liberazione “infiamma” il dibattito politico e non solo anche nella vicina Brianza da dove il lazzatese Andrea Monti, consigliere regionale della Lega, solidarizza con il sindaco Laura Ferrari di Lentate sul Seveso, accusati di avere “abolito i festeggiamenti”.
“Stranamente se il sindaco donna, colpita da forte violenza verbale, è di centrodestra, non costituisce una vittima degna di essere difesa, come sempre la doppia morale di un certo perbenismo ha colpito ancora”. Lo dichiara Monti, vice capogruppo del Carroccio al Pirellone circa la polemica sul 25 aprile che ha investito Laura Ferrari, sindaco di Lentate sul Seveso. “La colpa del sindaco – prosegue Andrea Monti – sarebbe quella di aver alzato la testa di fronte a chi, da anni, utilizza le celebrazioni del 25 aprile per fomentare le più bieche e becere pulsioni di odio politico. Purtroppo però la verità della questione è stata distorta, affermando che il sindaco avrebbe abolito la Festa della Liberazione. Non si tiene conto infatti di quanto accaduto lo scorso anno proprio a Lentate, dove la senatrice Ricchiuti, intervenuta a nome dell’associazione partigiani, in barba al clima pacifico della manifestazione, con un discorso carico di livore, avrebbe paventato nientemeno che il ritorno del fascismo in Brianza. Fa specie che chi si riempie la bocca di democrazia e valori, gli stessi conquistati proprio il 25 aprile pagando un caro tributo di sangue, sia il primo a fomentare l’odio in tutti i modi, disprezzando tutti coloro che la pensano diversamente”.
Conclude Monti: “Un plauso quindi al sindaco Ferrari, che non ha abolito il 25 aprile, ma ha deciso che ci si limiterà a festeggiarlo commemorando i morti, deponendo una corona in loro ricordo. Niente spazio a tromboni e tromboncine, niente spazio a chi pensa di cavalcare l’odio per ritagliarsi un pezzettino di notorietà. Nel nostro comune, a Lazzate, dal 1993 si festeggia il 25 aprile dando voce solo ai bimbi di scuola, che ricordano e omaggiano il sacrificio di chi ha perso la vita per la nostra libertà. Niente discorsi, nemmeno da parte del sindaco, tantomeno da Anpi o altri. Nessuna polemica e nessun inutile ciarpame ideologico. Solo il ricordo, il rispetto e l’educazione ai valori più profondi e democratici rappresentati da questa festa. Considerato il livello di violenza verbale raggiunto nei confronti del sindaco Ferrari anche gli altri primi cittadini della Brianza, e non solo, dovrebbero fare la stessa cosa”.
22042019
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Commenti
Le patetiche capriole verbali dei leghisti che non vogliono scontentare i loro nuovi elettori “nostalgici” che hanno recentemente intruppato, al nord come al sud….
@ “””ciarpame ideologico”””
ciarpame ideologico sono i tifosi che oggi a Milano hanno fatto apologia del fascismo.
Forse il 25 Aprile non e’solo dei partigiani ma di tutti gli italiani, sopratutto civili morti per la liberta’. I Partigiani ne hanno fatte anche loro di cavolate. Forse Bella Ciao e’obsoleta e solo l’inno d’Italia raccoglie tutti gli italiani. Non sono leghista, ma della vecchia guardia di sinistra. Siccome la sinistra e’morta è sepolta, l’unione del popolo verso il 25 Aprile dovrebbe trovare una nuova collocazione mentale e di rimembranza verso anche tanti militari e carabinieri morti per la liberta’. I Parigiani sono una piccola parte della lotta verso la liberta’.
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Complimenti commento perfetto lettura apartitica di buon senso e equilibrata il resto solo schermaglie politiche per accaparrarsi 4 voti in più!
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«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.» De Gasperi
E’ di chiunque abbia partecipato
“Niente spazio a tromboni e tromboncine, niente spazio a chi pensa di cavalcare l’odio per ritagliarsi un pezzettino di notorietà”. Ogni occasione è utile per la propria campagna elettorale e la paternale del leghista di turno non attecchisce nell’animo dei cittadini in quanto sono coscienti della storia ITALIANA vissuta, dalla quale si può solo estrapolare il valore che i leghisti di oggi hanno scoperto l’UNITA’ D’ITALIA, valore conquistato che fino a ieri è stato bistrattato e vituperato da questi opportunisti pur di raggiungere la LORO SECESSIONE.
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?
10 minuti di applausi
Per Monti — fomentare l’odio in tutti i modi —-
Beh come Lega mezzo esamino di coscienza fatevelo anche voi pero’ ? che proprio non guasta.
Quali sono le associazioni e i gruppi locali che festeggiano in separata sede?
Caro sindaco di Saronno, se vieni alla manifestazione insieme ai tuoi cittadini male non ti fa, non preoccuparti non pensiamo che sei diventato komunista ?
Un Italia che ha combattuto e si e” liberata da una dittatura non ti dovrebbe fare tanto schifo giusto?
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Meglio che non la indossi più la fascia tricolore!
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In effetti sarebbe doveroso, magari con la fascia tricolore
Caro Monti questo non e” ciarpame ideologico!
Questo e” il 25 Aprile.
“È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.”
“«A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.»
A. De Gasperi
E solo questo puo” essere!
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Il ciarpame ideologico è appunto quello che sta attorno alle nobili motivazioni che muovono lo spirito profondo del 25 aprile.
Per esempio, aggredire al Brigata Ebraica, una delle protagoniste della resistenza, sventolando bandiere palestinesi, è ciarpame politico e va addirittura contro i protagonisti della liberazione.
Sempre più convinto: liberiamo la liberazione una volta per tutte.-
Guarda che lo spirito profondo uno solo e” quello che ti ho citato di De Gasperi.
Poi se la brigata a bisticcia con la b poco mi importa.
E le scusette x scatonare la celebrazione hanno il mio biasimo. Anzi sono un mancanza di rispetto alla ns. Costituzione.
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Il sindaco di Lentate ha avuto un anno per pensare a come celebrare in maniera appropriata il 25 aprile . A come organizzare una cerimonia che non lasciasse spazio a interventi che istigassero alla violenza (ma lo scorso anno ci sono stati? Non mi risulta). Non lo ha fatto. Non per tempo. Ricordo infine al Signor Monti che il 25 aprile non è un giorno in cui si devono commemorare i morti ma festeggiare una liberazione.