Castelli: andata e ritorno in moto… dalla Mongolia
SARONNO – Dal Saronnese alla Mongolia in motocicletta, andata e ritorno: ecco l’impresa compiuta da Stefano Castelli, 50enne ingegnere di Turate, appassionato delle due ruote e di viaggi avventurosi.
In tutto, avanti e indietro, approfittando delle ferie, con la sua Bmw r1150 ha percorso 18 mila chilometri in tre settimane.
Castelli ne è entusiasta:”E’ stata una splendida esperienza. Sono passato da Mosca e poi verso una Russia meno nota, verso est: Kazan, Omsk, Chelyabinsk, Novosibirsk. Infine la Mongolia, anche dove nessun turista era mai andato”.
Moglie e figlia a godersi una tranquilla vacanza al mare, Castelli – nella vita di tutto i giorni è ingegnere – ha poi fatto ritorno a casa attraversando di nuovo la federazione russa.:”Della Mongolia ricordo i paesaggi spettacolari e mozzafiato, come le bellezze russe dell’Altai. Quasi sempre dormendo in tenda, poche volte in albergo”.
Appassionato di speleologia subacquea, torrentismo, paracadutismo, in passato anche impegnato con il motocross, Castelli ha girato il mondo.”In Mongolia talvolta mi guardavano come un marziano. Sino arrivato al confine del deserto dei Gobi, dove ho trovato brava gente, pacifica, tutti incuriositi nel vedermi. Massacrante, lungo piste spesso malconce e senza segnaletica, anche per dodici o quattordici ore al giorno, anche grazie ai due serbatoi ausiliari installati sulla Bmw. Una vera sfida: il cibo l’ho sempre trovato, ma ho comunque perso sei chili”.
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