Vigilia di Natale… con il Telos in piazza
SARONNO – Nella giornata della mobilitazione milanese per anarchici e No-Tav arrestati e denunciati, con un corteo milanese dedicato anche a Toffo, co-fondatore del Telos di Saronno, gli anarchici locali fanno sapere le loro ragioni ed annunciano il cronoprogramma: dopo l’appuntamento odierno (raduno alle 8 alla stazione centrale saronnese, proseguo a Milano con corteo da piazza Cairoli), lunedì saranno davanti al tribunale di Busto Arsizio per un presidio di solidarietà a chi è stato denunciato per le manifestazioni ai cancelli alla Bennet di Origgio, mentre sabato 21 è annunciato un corteo a Saronno, contro la “repressione”.
“Nelle ultime settimane a Saronno abbiamo assistito ad un rapido evolversi della situazione riguardo la casa occupata di via Don Monza. Dapprima, martedì 12 novembre, un tentativo andato a vuoto di togliere l’acqua alla casa,grazie alla risposta di occupanti e solidali, poi, venerdì 15 novembre, l’effettivo taglio dell’acqua con il solito ingente dispiegamento di forze dell’ordine, con un ruolo sempre crescente della polizia locale e ovviamente con la supervisione di carabinieri e Digos di Varese. Durante queste giornate sono state organizzate diverse forme di protesta, dal semplice volantinaggio ad azioni simboliche come per esempio andare nei bagni del comune a riempire delle taniche d’acqua, per sottolineare come questa amministrazione di sinistri abbia ben chiaro che l’acqua è un bene del Comune – si legge nel comunicato diffuso dagli anarchici – Venerdì 15, in seguito al taglio dell’acqua gli abitanti e alcuni solidali si recano in Comune per replicare la protesta, all’ingresso trovano schierata la polizia locale che li aggredisce immediatamente con calci e pugni. La domenica seguente nella piazza centrale di Saronno viene organizzato un partecipatissimo presidio, vissuto in maniera attiva da molti saronnesi che si sono fermati a chiedere e discutere. Dopo le dichiarazioni del sindaco Luciano Porro riguardo un immediato sgombero della casa abbiamo presidiato ogni mattina per due settimane la casa di via Don Monza, gli sgomberi per chi non si accorda con questure e caserme sono sempre a sorpresa, avere invece informazioni di questo tipo ci sembrava un’occasione da non perdere. Ad oggi lo sgombero non è ancora avvenuto, ma gli sviluppi sembrano non fermarsi”.
Ecco, in sintesi, il proseguo del comunicato degli anarchici
In questi giorni il sindaco Porro ha detto pubblicamente che non parlerà più delle occupazioni per lasciare maggior spazio d’azione alle forze dell’ordine, come dire: lo sgombero annunciato e le conseguenti mobilitazioni mattutine si son fatte sentire e hanno avuto il loro peso sul rinvio dello sgombero.
Sono partite per i fatti sopra accennati numerose denunce, le più disparate, dal furto di acqua (?!) alla resistenza e ingiurie nei confronti della polizia locale, per arrivare a manifestazione non autorizzata per il presidio, uno dei tanti che abbiamo organizzato senza autorizzazione in questi anni, ma che forse per significatività,vista anche l’adesione di una fetta dell’associazionismo saronnese,come per esempio il Comitato Acqua Bene Comune, ha dato più fastidio degli altri. Proprio in risposta a questo attacco alla nostra presenza nelle piazze e nelle strade abbiamo indetto per questo sabato un altro presidio, simile a quello di due settimane fa, con l’accompagnamento musicale di Alessio Lega. Il presidio è riuscito forse ancora meglio del precedente. A fine presidio Toffo si è recato in caserma per le firme cui è sottoposto come misura cautelare in seguito agli arresti per gli scontri in Statale in difesa della ex-Cuem occupata. Un quarto d’ora dopo passando per caso davanti alla caserma lo abbiamo visto uscire a bordo di una volante e accompagnato in maniera coatta a casa dei genitori dove è stato rimesso ai domiciliari con tutte le restrizioni. L’inasprimento della cautelare è stato giustificato dal Pm di Milano come conseguenza dialcuni ritardi nelle firme e di reati che avrebbe accumulato in queste settimane di mobilitazione in difesa della casa occupata, reati creati ad hoc dalla polizia locale di Saronno.
L’utilizzo dell’inasprimento della cautelare per togliere persone attive nelle lotte o nelle situazioni di rottura sembra essere una pratica sempre più utilizzata dal potere. Mediante l’accumulazione di denunce varie ed eventuali, molte delle quali hanno in effetti dell’assurdo,riescono a delineare un profilo caratteriale il quale poi diventa di per sé una prova di colpevolezza, senza bisogno di attendere gli ormai biblici tempi della (in)giustizia italiana, troppo intasata per garantire l’immediato allontanamento degli indesiderabili. E’ successo per Toffo ed è successo anche per Giobbe, nostro amico e compagno della provincia di Varese, arrestato in quanto attivo nella lotta No Tav. Sempre in provincia di Varese stiamo vivendo il processo a Busto per la lotta in solidarietà ai lavoratori delle cooperative della Bennet di Origgio, i cui imputati rientrano tutti tra i solidali, come a voler da parte loro dividere la lotta, punire in maniera esemplare chi interviene per portare solidarietà.
La strategia del potere sembra sempre più orientata verso l’allontanamento o l’incarcerazione delle persone che prendono parte in maniera attiva alle tensioni che vengono emergendo in diverse zone d’Italia, è successo per la lotta contro gli sfratti a Torino, è successo per i recenti arresti di Mattia, Claudio, Niccolo e Chiara ai quali è stato affibbiato il pesante appellativo di terroristi, termine il cui uso mira proprio a separare e allontanare certe pratiche dalla quotidianità di una lotta, come se fossero proprie di alcune grigie persone rinchiuse in scantinati a creare miscele esplosive. Opporsi al Tav significa anche impedire che quelle maledette macchine facciano il loro sporco lavoro, significa anche capire che attaccando questi quattro compagni attaccano una intera valle e una pratica,quella del sabotaggio, rivendicata più volte dall’intero movimento.
L’attacco non è rivolto solo ai singoli arrestati, l’attacco è rivolto a tutti quanti.
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Commenti
Sono d’accordo con anonimo per lo sgombero mentre sono in piazza….sai che bel regalo di natale per tutti i saronnesi! Ed una volta terminato il corteo tutti a fare un’esperienza per loro nuova: lavorare!!!
Cari commercianti potevate pensarci prima e evitare di votare i comunisti ( mascherati da Porro) . Cosa pretendete adesso che i telos vadano a fare casino nei centri commerciali, quando sono i padroni di Saronno, e inoltre si riforniscono di birra a prezzi calmierati ( proprio perchè i centri commerciali sono in mano alle cooperative rosse ). Prendetevela con voi stessi commercianti saronnesi avevate in mano il jolly e ve lo siete fatto fregare andando dietro alle promesse dei politicanti saronnesi … Ora fatevi un giro a Lazzate ( un paesino confronto a Saronno )e guardate cosa ha fatto il compianto Cesarino Monti per la sua cittadina ….
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ma quando mai i commercianti votano a sinistra ? a me pare che tutti votino a destra per berlusconi e compani.è molto difficle trovare un commerciante di sinistra sono troppo interessati a proteggere i loro interessi di bottega
Abbiate pieta’! Se non si incassa qualcosa a Natale ci spiegate come facciamo a pagare IMU TARES e ACCONTO IVA?!!!
Visto che siete anche NO-GLOBAL, andate a farla in qualche centro commerciale la protesta…. Ce ne sono tanti, avete l’imbarazzo della scelta. Sicuramente avrete anche una maggiore visibilità, visto che ormai la maggior parte dei saronnesi i regali di Natale non li comprano in centro a Saronno!!!
La vigilia di natale con i Telos …….in piazza? meravigliosa stupidata di chi l’ha organizzata! Se accadranno degli incidenti poi con chi dovremo prendercela?Alla faccia della Saronno Sicura…….paolo bocedi..
Visto che lunedì sono impegnati a solidarizzare a Busto perchè non sfruttare l’occasione per sgomberare sia TELOS che EX MACELLO?
Ma fateli giocare un pò.
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Si ….a casa tua
Una manifestazione in piazza la vigilia di Natale,sarebbe un disastro per tutti i negozianti!!!
E tutto questo tempo ed impegno per questo grande proclama, invece di fare cosa…? Per altro, molto faticoso anche solo da decifrare per la punteggiatura (costruzione del periodo) molto approssimativa…
Osservo: “In seguito al taglio dell’acqua gli abitanti e alcuni solidali si recano in Comune per replicare la protesta, all’ingresso trovano schierata la polizia locale che li aggredisce immediatamente con calci e pugni”. Come direbbe il Conte Attilio: “Ben date, ben applicate”.
E aggiungo: “A fine presidio Toffo si è recato in caserma […]. Un quarto d’ora dopo […] lo abbiamo visto uscire a bordo di una volante e accompagnato in maniera coatta a casa dei genitori “. Ma come, un grande rivoluzionario che vive ancora con mamma e papà? Che sfigato.
il paese protesta unito.. e questi protestantano per gli affari loro.. vaaaa bene
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magari protestasse unito il paese ……
quanti scapperebbero per non stare in piedi per qualche settimananon spaventatevi ……cambiamo tutto per non cambiare niente