Caronno Pertusella, la seconda edizione di “Tutti diversi ognuno unico” alla De Gasperi
CARONNO PERTUSELLA – Questa settimana si è svolta la seconda edizione del progetto “Tutti diversi ognuno unico” che ha coinvolto tutti gli alunni del I.C. “De Gasperi” di Caronno Pertusella attraverso attività di teatro, di lettura e di cineforum per gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria.
Per quanto riguarda la scuola media, gli studenti delle classi seconde e terze sono stati condotti alla conoscenza del Comitato italiano paralimpico dal referente Cip scuole, Casalini, e dal responsabile del settore sportivo dell’unità spinale dell’ospedale Niguarda di Milano, Mondini. In un secondo momento gli alunni, guidati dagli atleti, si sono cimentati nella pratica di alcuni sport: canottaggio con i canottieri di Corgeno, basket, show down e tennis tavolo. Per gli alunni delle classi prime è stato proposto un percorso sensoriale al buio. Gli studenti hanno partecipato con grande entusiasmo e senso di responsabilità a queste attività.
“Ho capito che tutti nella vita possono realizzarsi anche con delle disabilità, l’importante è avere grande forza di volontà” commenta entusiasta un ragazzo.”All’inizio avevo paura ma poi mi sono lasciato guidare dagli atleti paralimpici, incoraggiato dal loro modo sereno e positivo di affrontare la vita”. E ancora “Fino ad oggi non avevo ben capito cosa volesse dire stare su una sedia a rotelle, ma è stata una esperienza piena di gioia e di allegria”. La finalità del progetto è proprio quella di fare in modo che tutta la scuola e i soggetti in essa coinvolti rispondano ai bisogni di tutti i ragazzi anche di quelli con bisogni speciali, commentano le insegnanti. E aggiungono che questo pensiero dovrebbe diventare una guida costante nel loro operato. Un’esperienza destinata sicuramente a ripetersi per sensibilizzare a praticare la strategia dell’attenzione verso l’altro. Il progetto ha riservato un appuntamento al cinema anche per i genitori con la visione del film “Il circo della farfalla” e l’intervento della psicologa della “Scuola dello sport regionale”, Reverberi.
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05032015