SARONNO - "Abbiamo perso, inutile negarlo. Purtroppo, persino i 5stelle ci hanno superato e siamo appaiati a Calenda e alla “morente” Forza Italia, nonostante un'affluenza molto bassa al Sud. Un disastro assoluto".
Così Paolo Grimoldi, deputato e già Segretario nazionale della Lega Lombarda, in una nota, pubblicata anche su Facebook, rivolta ai militanti della Lega.
"Lascio a ciascuno di voi l’analisi delle cause, ognuno ha un proprio ambito di esperienza, il mio è l’ascolto, il territorio e i militanti Lombardi - continua Grimoldi - trovo singolare che una forza che si definisce 'autonomista' abbia gestito tutta la campagna elettorale, e molto altro, solo con commissari imposti dall’alto, spesso persino con nomine ad hoc in segreterie locali e a volte commissariando solo con l’arroganza, anche formale, di un sms e, cosa gravissima, in sfregio all’opinione dei militanti, senza mai aver coinvolto la base, i territori e gli amministratori locali in scelte, nomi e neppure motivazioni di un commissariamento. Troppe volte senza neppure il rispetto umano di una telefonata".
"La dignità imporrebbe dimissioni immediate" aggiunge Grimoldi.
"L'unica via da percorrere per uscire da questo disastro e ricostruire il nostro movimento e la credibilità è andare subito a congresso: serve subito il congresso della gloriosa Lega Lombarda. Va ridata la voce alla base, ai sindaci e ai territori attraverso una Lombardia di rappresentanti democraticamente votati ed acclamati per meriti. La questione è politica e va affrontata.
La rappresentanza dal basso sarebbe l’abc dell’autonomia. Nelle prossime ore vi farò sapere iniziative concrete" conclude Grimoldi.
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"Grimoldi ha sempre colto ogni occasione per sottolineare il lavoro fatto in questi cinque anni da parte di Fagioli, dandogli sostegno ed esprimendo il proprio favore per la sua ricandidatura. Aspettiamo numerosi i cittadini per sostenere il nostro sindaco Fagioli e per accogliere l’onorevole Grimoldi a partire dalle 15 in piazza Volontari del sangue. Saranno inoltre presenti e graditi ospiti l'europarlamentare Isabella Tovaglieri ed il consigliere regionale Emanuele Monti" si conclude la nota.
11092020
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Scrive Grimoldi Un’altra sentenza che va contro il buon senso e contro la realtà. Ma sinceramente non ci aspettavamo nulla di diverso. Peccato. La corte d’Appello di Milano ha confermato sentenza del giudice di primo grado, che aveva condannato un manifesto a Saronno della Lega "per il carattere discriminatorio e denigratorio dell'espressione clandestini", legittima una sentenza che distorce un’altra volta la realtà. Perché quel manifesto della Lega di Saronno fotografava una realtà sotto gli occhi di tutti, ovvero che la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo erano clandestini senza requisiti per la protezione internazionale. Ricordiamo quei numeri? 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Il finanziamento vuole favorire il rinnovo della concessione che Regione Lombardia riconosce alla Federazione Sportiva Nazionale Automobile Club d’Italia – Aci, Società Incremento Automobilismo e Sport e Sias Spa, attraverso una concessione che prevede con un contributo annuale di 5 milioni di euro. GP MONZA UNA PRIORITA’ PER LA QUALE BATTERSI - “Questo è il primo passo perché la priorità è sicuramente quella di batterci per rinnovare il contratto e continuare a mantenere fino al 2024 a Monza il più importante appuntamento sportivo internazionale che si svolge nel nostro Paese – ha chiarito Martina Cambiaghi, Assessore a Sport e Giovani di Regione Lombardia - L’impianto di Monza è un patrimonio che va oltre la città di Monza e la Brianza, rappresenta un valore per tutta la Regione Lombardia che è giusto faccia la sua parte per garantire un orizzonte futuro certo e stabile. 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"Altro che far arrivare altri immigrati come chiedono i vari Giuseppe Sala o Giorgio Gori: escano dai loro palazzi dove lavorano, e dagli attici o dalle ville dove alloggiano, e vadano la sera un po' in giro in strada, così forse capiranno che quello dell'immigrazione, e della sicurezza, è il problema più grande per i cittadini lombardi" tuona Grimoldi.
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LAZZATE - "Domani 28 aprile per la nostra sezione di Lazzate sarà un giorno da ricordare, di quelli importanti, che lascerà un segno nella nostra piccola ma orgogliosa storia. Apriamo al pubblico la prima e unica collezione consultabile dei primi 10 anni de La Padania, il quotidiano del Nord, voluto e fondato da Umberto Bossi". Ad annunciarlo è Andrea Monti, dela Lega Nord lazzatese. Ospiti saronno lo stesso fondatore della Lega, Umberto Bossi, con il presidente lombardo Paolo Grimoldi, Gianluca Marchi, Gigi Moncalvo ed Aurora Lussana.
Si tratta di una collezione donata dall’amico, fratello e militante storico di Usmate, Luigi Sala. Siamo orgogliosi che lui abbia scelto noi tra gli altri. Ci piace pensare che lo abbia fatto perché, forse, ci ha creduto più adatti a conservare il fuoco sacro dei nostri valori, come fossimo novelle vestali. Oppure, molto più prosaicamente, a Lazzate siamo tra quelli a cui piace camminare in direzione ostinata e contraria. Non stiamo costruendo un pantheon, un museo o un ricovero per vecchi nostalgici. Rimaniamo convinti che la Padania sia una delle ultime grandi idee partorite dalla politica, che rappresenti l’unica vera e definitiva soluzione alla questione settentrionale. Poi c’è il federalismo, l’autonomia, le riforme, tutte cose buone e auspicabili. Ma c’e un faro che continua ad illuminare la nostra strada e a scaldare i nostri cuori, nel buio e nel freddo di queste mode italianizzanti, dove si invocano nuovi Garibaldi, questo faro è il Sole delle Alpi. Sarà una bella serata, e ad accompagnare questo importante momento ci sarà con noi il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, il Segretario Nazionale della Lega Lombarda Paolo Grimoldi e tre ex direttori de La Padania: Gianluca Marchi, Gigi Moncalvo e Aurora Lussana.Il programma prevede il ritrovo nella sede leghista di via Vittorio Emanuele 40 alle 18.30, gli iinterventi degli ospiti, ed un "aperitivo ruspante". 27042017 [post_title] => Collezione unica de La Padania: Umberto Bossi a Lazzate [post_excerpt] => [post_status] => publish [comment_status] => open [ping_status] => open [post_password] => [post_name] => collezione-unica-de-la-padania-umberto-bossi-a-lazzate [to_ping] => [pinged] => [post_modified] => 2017-04-27 20:25:28 [post_modified_gmt] => 2017-04-27 18:25:28 [post_content_filtered] => [post_parent] => 0 [guid] => https://ilsaronno.it/?p=112825 [menu_order] => 0 [post_type] => post [post_mime_type] => [comment_count] => 0 [filter] => raw ) [13] => WP_Post Object ( [ID] => 94427 [post_author] => 12 [post_date] => 2016-07-31 06:01:27 [post_date_gmt] => 2016-07-31 04:01:27 [post_content] =>
SARONNO – La protesta stavolta parte direttamente da Saronno. Con una lettera diretta al ministro Angelino Alfano per chiedere il rimborso spese sostenute dall'amministrazione per l'identificazione degli immigrati. L'iniziativa è partita dal sindaco, Alessandro Fagioli, ed ha subito coinvolto i primi cittadini lombardi appartenenti alla Lega Nord. Proposta accolta anche dal segretario Paolo Grimoldi, e che ha raccolto adepti un po' ovunque, fra i tanti primi cittadini leghisti della Lombardia.
La missiva come detto è indirizzata al Viminale, all'attenzione del Ministro Alfano. Si chiede il rimborso delle spese sostenute dalle forze di Polizia locale, 460 euro per ogni immigrato privo di documenti e di permesso di soggiorno identificato nel corso dei vari controlll. Denaro che, secondo Fagioli e i sindaci leghisti, è stato di fatto sottratto agli altri comuni compiti della Polizia locale, come la sicurezza stradale e il controllo del traffico. Di qui la richiesta di rimborso.
Anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha applaudito l'iniziativa. Significative le frasi usate da Fagioli nella sua lettera: “Oramai sono mesi che la nostra Polizia locale identifica sempre le stesse persone, che dovrebbero lasciare il nostro paese entro sette giorni. Ma questi continuano imperterriti a restare sul nostro territorio, continuando a commettere reati”.
31072016
[post_title] => Fagioli scrive ad Alfano: "Ridammi i soldi dei clandestini"
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SARONNO – “Caro Elio, sono lieto di consegnarti la tessera al merito della Lega Lombarda in segno di riconoscimento per il lavoro svolto”. Comincia così la missiva firmata dal segretario nazionale Paolo Grimoldi. Il super militante in questione è ovviamente Elio Fagioli, padre del sindaco di Saronno Alessandro, che pochi giorni fa ha ricevuto la inaspettata missiva. “Sono andato in posta per ritirare una raccomandata, mittente Lega Nord Lega Lombarda, ho aperto subito la busta, visto il contenuto mi è venuto il magone per la gioia ed ho percorso i 300 metri per arrivare a casa tenendo la busta ben stretta al petto” ha scritto sul suo profilo facebook mostrando una grandissima emozione. “Ringrazio il Segretario Nazionale Paolo Grimoldi, se vedum e mai mulà” il suo classico motto.
Elio Fagioli è conosciutissimo non solo a Saronno, ma anche in tutto il circondario: a tutte le feste della Lega Nord che si svolgono nel varesotto, ma anche più lontano, non manca mai, tanto che qualche anno fa il quotidiano “La Padania” gli dedicò un servizio speciale. “Perennemente in battaglia come nessun'altro, grazie” ha scritto poi di proprio pugno, alla fine della lettera il segretario Grimoldi.
29072016
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SARONNO - "Abbiamo perso, inutile negarlo. Purtroppo, persino i 5stelle ci hanno superato e siamo appaiati a Calenda e alla “morente” Forza Italia, nonostante un'affluenza molto bassa al Sud. Un disastro assoluto".
Così Paolo Grimoldi, deputato e già Segretario nazionale della Lega Lombarda, in una nota, pubblicata anche su Facebook, rivolta ai militanti della Lega.
"Lascio a ciascuno di voi l’analisi delle cause, ognuno ha un proprio ambito di esperienza, il mio è l’ascolto, il territorio e i militanti Lombardi - continua Grimoldi - trovo singolare che una forza che si definisce 'autonomista' abbia gestito tutta la campagna elettorale, e molto altro, solo con commissari imposti dall’alto, spesso persino con nomine ad hoc in segreterie locali e a volte commissariando solo con l’arroganza, anche formale, di un sms e, cosa gravissima, in sfregio all’opinione dei militanti, senza mai aver coinvolto la base, i territori e gli amministratori locali in scelte, nomi e neppure motivazioni di un commissariamento. Troppe volte senza neppure il rispetto umano di una telefonata".
"La dignità imporrebbe dimissioni immediate" aggiunge Grimoldi.
"L'unica via da percorrere per uscire da questo disastro e ricostruire il nostro movimento e la credibilità è andare subito a congresso: serve subito il congresso della gloriosa Lega Lombarda. Va ridata la voce alla base, ai sindaci e ai territori attraverso una Lombardia di rappresentanti democraticamente votati ed acclamati per meriti. La questione è politica e va affrontata.
La rappresentanza dal basso sarebbe l’abc dell’autonomia. Nelle prossime ore vi farò sapere iniziative concrete" conclude Grimoldi.
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