SARONNO - "Mentre la preoccupazione dei saronnesi si divide tra il caro bollette, il ritorno al caos viabilistico, l'insicurezza sociale e l'aumento generalizzato dei prezzi ai supermercati, la giunta Airoldi regala ai saronnesi un opera strabiliante per rara bellezza, audacia urbanistica e miopia attrattiva. Il grattacielo di nove piani in centro è servito!".
Inizia così la nota di Roberto Strada esponente di Europa Verde che accende i riflettori su uno degli interventi urbanistici più discussi dell'ammininistrazione Airoldi quello di via Genova. Negli ultimi giorni, dopo le dimissioni del delegato alla Rigenerazione urbana Alessandro Merlotti, è comparsa all'albo pretorio del comune la delibera di Giunta inerente all'adozione del progetto. Una notività di cui si era parlato molto nell'estate 2021 quando si era anche creato un comitato di cittadini che aveva scritto prima e incontrato poi il sindaco Augusto Airoldi.
"In via Genova - spiega Strada che aveva già stigmatizzato il progetto - la Giunta, orfana dell'assessore all'urbanistica, approva con delibera n. 154 del 29/09/2022. Con questo intervento Saronno saluta i vecchi cortili di via Caduti Liberazione, via Genova, via Caronni, dà il via libera alla possibilità concreta di edificare palazzi di 28 metri di altezza in tutta la zona, definisce che la vecchia Saronno dei cortili è morta e sepolta sotto l'interesse privato, che da parte loro non c'è nessun interesse di conservare a memoria futura la parte storica della città, esplicitamente preferisce cancellare la vecchia Saronno , quando altrove si cerca di conservare e recuperare le radici storiche".
La lettura politica è un'ancor più dura bocciatura: "Quelli che facevano finta di essere sensibili alle tematiche ambientali, contrari al cemento e ai supermercati, mostrano il loro volto. Prima che approvino definitivamente l'ennesimo scempio urbanistico, per favore, mandiamoli a casa".
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Negli ultimi mesi abbiamo seguito con crescente preoccupazione la presentazione del progetto “Piano di Recupero di Via Genova 14-18”, per cui è stata effettuata la valutazione ambientale strategica (VAS) a fine 2020 e che – dalle indiscrezioni delle ultime settimane – dovrebbe essere sottoposto a breve all’approvazione della Giunta. Il progetto, così come risultante dalla versione pubblicata nel corso della VAS, comprende la realizzazione di una “torre” residenziale alta quasi 30 metri che svetterà sulla via e sulla zona circostante, privando gli edifici contigui della luce del sole per gran parte della giornata e sconvolgendo di fatto una zona importante del centro storico della Città. Ci chiediamo come sia possibile ritenere un tale progetto edilizio rispettoso – oltre che delle norme edilizie sulle altezze e le distanze tra edifici – dell’architettura che attualmente caratterizza il centro saronnese. Come può vedersi dalle fotografie, la “torre” infatti sorgerebbe in una delle poche zone del centro che hanno mantenuto uniformità di stile e di altezze corrispondenti all’identità storica tipica delle corti saronnesi. Inoltre, ci chiediamo se sia stato adeguatamente valutato, in termini di carico urbanistico, l’impatto che tale costruzione, così imponente e quasi interamente dedicata alla residenza, avrà sul centro: locali che originariamente erano dedicati a depositi e laboratori artigianali, diventeranno nuove case e comporteranno inevitabilmente un aumento sproporzionato del traffico di una piccola via che, come sbocco obbligatorio, ha solo corso Italia. Ci conforta il fatto che la Soprintendenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali competente abbia manifestato molte perplessità in merito alla realizzazione del progetto, sia a livello di impatto urbanistico che dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Nel procedimento di VAS, ad esempio, la Soprintendenza ha osservato come operazioni di sostituzione con un incremento volumetrico come quelle previste per via Genova, abbiano effetti “dirompenti sullo skyline, sulla scala urbana e in definitiva sull’identità del cuore della città”. La Soprintendenza ha inoltre manifestato la necessità di “ulteriori riflessioni, al fine di una riduzione dell’impatto dell’intervento”. Speriamo che il Comune condivida questi rilievi e si renda conto dell’enormità e dell’irrazionalità del progetto rispetto al contesto. Siamo ovviamente favorevoli ad interventi di recupero di edifici dismessi presenti sul nostro territorio cittadino, in un’ottica di riduzione del consumo di suolo e di rigenerazione urbana: pensiamo però che questa Amministrazione possa accettare la sfida di un recupero intelligente, razionale e in armonia con la storia architettonica della nostra Saronno, a tutela del bene comune e non unicamente a favore di interessi economici particolari. Chiediamo perciò di respingere il progetto, così come presentato, disponendone una revisione sostanziale. Gruppo saronnesi per Via Genova
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