Una giornalista e un consigliere in cambio dei Marò: è polemica
SOLARO – Il clima di generale tensione che si è sviluppato attorno alle scuole di Solaro tocca punte goliardiche che non possono essere digerite da tutti. Specialmente se arrivano dall’interno dell’istituto. A qualcuno, questa mattina, è venuto in mente di esporre nella sala professori della secondaria Pirandello un cartello che, scritto a mano, recita: “Prendetevi Gotelli e Puzzello, ridateci i Marò”. Gotelli e Puzzello sarebbero la stimata collega del giornale La Settimana Mariagrazia Gotelli (anche se potrebbe essere indirizzato pure alla quasi omonima Elisa Gotelli in passato membro del Consiglio d’istituto) ed il capogruppo di Siamo Solaro Alfredo Puzzello. Il caso scatenante l’interrogazione nel consiglio comunale di pochi giorni fa firmata dallo stesso Puzzello. La polemica quella aperta in consiglio d’istituto dalla componente dei genitori che aveva deciso di ritirarsi per l’insufficienza del Piano dell’offerta formativa e, constestualmente, di lamentare i dissidi con il dirigente scolastico Giulio Aimi attraverso una lettera firmata da oltre duecento persone e rivolta all’ufficio regionale scolastico. Il dirigente ha risposto per le rime sul sito della scuola, dicendosi rattristato per i mezzi usati. E Puzzello ha compilato un’interrogazione per chiedere lumi all’amministrazione, il tutto con susseguente risposta del sindaco disponibile nell’apposito canale youtube con la registrazione integrale della seduta. «Ci sono chiari problemi a scuola» -spiega lo stesso consigliere – «come il calo delle iscrizioni con le famiglie che preferiscono iscrivere i ragazzi alla secondaria di Ceriano o un piano dell’offerta formativa che ha come fiore all’occhiello un viaggio per dieci ragazzi a Mauthausen. Io non ho voluto tirarmi indietro, ma assolutamente non sono contro il lavoro dei professori. La mia interrogazione era uno sprone rivolto al sindaco ed alla giunta per migliorare la scuola per i nostri ragazzi». L’ironia del cartello, se di ironia si può parlare, naturalmente va a toccare la provenienza politica di Puzzello. «Mi vergogno per chi ha scritto quel cartello: non sa nemmeno chi sono e cosa rappresentano i Marò. Il responsabile o i responsabili hanno volutamente frainteso la mia interrogazione, per politicizzare una questione che è tutto tranne che politica. Qua si parla del bene dei ragazzi e mi aspettavo, specialmente dai professori, che la cosa fosse capita».
14032016