Indelicato, 25 aprile: “Amministrazione tace o balbetta”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Alfonso Indelicato in merito alle polemiche sulle celebrazioni del 25 aprile
Un altro 25 aprile batte alle porte, in Italia e a Saronno, con il suo anticipo e il suo prevedibile seguito di polemiche. Non hai fatto abbastanza, non mi hai dato il patrocinio, non sei antifascista, tuonano l’Anpi e i suoi succedanei.
L’Amministrazione dal canto suo tace o balbetta, cioè organizza invisibili commemorazioni in ore antelucane, da smaltirsi alla chetichella, e il tutto assomiglia ad una di quelle partite di calcio del torneo italo-inglese degli anni sessanta: la squadra albionica che attacca in modo gagliardo ma prevedibile, quella italiana che si arrocca in difesa, organizzando a metà campo un’immensa collosa melina.
E pensare che, quando si profilò la vittoria del centrodestra alle scorse comunali, chi scrive aveva immaginato una coalizione che, sul piano culturale, sapesse giocare in attacco, secondo un modulo sacchiano. Per esempio che sapesse organizzare, di questi tempi, una manifestazione che conciliasse le ragioni dei vincitori partigiani e quelle degli sconfitti ragazzi di Salò. Magari invitando a parlare uno storico di sinistra ma da sempre attento alle ragioni della destra come Giorgio Galli, o addirittura un reduce delle Brigate Partigiane e uno della Decima, perché si parlassero e si capissero.
Non è cosa impossibile: proprio di questi giorni è la notizia dell’avvicinamento dei familiari di Rolando Rivi, giovanissimo seminarista ucciso dai partigiani comunisti in quel fosco aprile fatto passare per radioso, e quelli del suo assassino. Avvicinamento consumato nell’orizzonte del perdono cristiano, ma che invita a un discorso storico che sottre un periodo cruciale delle vicende nazionali alla polemica politica, facendone finalmente oggetto di storia.
Illusione. La cultura a Saronno è affidata alla buona volontà di qualche grama associazione che si autofinanzia. L’ Amministrazione se ne occupa poco e malvolentieri, sembrando rinverdire l’atteggiamento di chi, quando ne sentiva parlare, “metteva mano alla pistola”. Dall’altra parte si tendono trappole: se non fai la manifestazione sei fascista, se la organizzi e partecipi, ti copro di insulti e di sputacchi. E così si va avanti, fra elusione e strumentalizzazione, fra una difesa senza contropiede e un attacco prevedibile quanto accanito. Come quelle partite del torneo italo-inglese che finivano 0 a 0.
21042018
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Commenti
Sono l’autore del primo commento delle 7.10. Certo che molti partigiani hanno combattuto per quello che consideravano il futuro migliore per l’Italia, ma non la maggioranza di quelli comunisti. Di questi ultimi posso rispettare il coraggio personale, ma non la volontà di consegnare il mio Paese alla ideologia più devastante, materialmente e spiritualmente, per il genere umano. Non è un caso siano stati loro a macchiarsi dei peggiori eccidi durante la guerra civile, perché tutto è lecito in nome della rivoluzione. La storia la scrivono i vincitori, se si vuole andare il più vicino possibile alla verità dovete sforzarvi, cari, di scavare un po’ più a fondo. Scavando, ad esempio, sotto alcuni sassi dell’Emilia Romagna, quante cose potreste scoprire.
ma come fa indelicato a proporre manifestazioni con l’inclusione dei repubblichini? certo alcuni errori sono stati fatti anche dai partigiani ma questi combattevano per la libertà dell’Italia mentre i miliziani di salò combattevano per mantenere la dittatura di mussolini. il 25 aprile festeggia la fine della dittatura.
Caro Signore, no, non ho mai avuto in mente di coinvolgere esponenti del Fascismo repubblicano nelle manifestazioni ufficiali del 25. L’idea in realtà, nella prospettiva di una reale pacificazione nazionale, non mi sembra affatto peregrina, ma capisco bene la sua irrealizzabilità. Pensavo a una-più manifestazioni fatte in date limitrofe in cui avvenga questo miracolo. Saluti
tra i partigiani non ci sono stati solo comunisti ! Ebrei, repubblicani, democristiani, socialisti, monarchigi, religiosi e vari strati sociali da operai a professionisti., uomini e donne. Molti hanno pagato con la vita, altri a fine guerra sono andati a lavorare all’estero lasciando i figli in Italia a studiare in uno Stato libero. Non fa rabbia, ma sorridiamo al commento dell’Anonimo precedente.
Gia, ma queste false notizie sono solo me sempre a causa dei comunisti che si sono appropriati del nome “partigiano” per sostituirlo con comunista
Si ricordino i signori quale era la fine in Russia di coloro i quali contestavano il potere, si ricordino dei gulag , questi sconosciuti, campi di rieducazione degni dei campi di sterminio Tedeschi,………ma a volte chi vince scrive la storia…….Come fanno a ricordare è il loro motto che non lo permette….fate quello che vi dico non fate quello che faccio….ipocrise sinistre!
False notizie?
Hai perfettamente ragione sui gulag e tutto il resto, ma stai parlando di un regime criminale russo che ha massacrato altri russi.
Qui stiamo parlando di criminali nazisti tedeschi che hanno fatto le stesse cose mandando a morire nei campi persone di tutte le nazioni europee, italiani compresi.
Andavano fermati e cacciati. Il mondo intero si è alleato per spazzare via questa feccia dell’umanità e i loro complici, repubblichini compresi, in Italia. E in tutti i paesi occupati ha operato la Resistenza, per aiutare questa cacciata, pagando un alto tributo di sangue. Per questo il 25 aprile da noi o in altre date negli altri paesi bisogna ricordare, perchè chi non ha vissuto quei momenti sappia che i loro padri e nonni non hanno semplicemente aspettato che altri li liberassero dall’orrore.A parte che un massacro e sempre un maSsacro a prescindere da chi sia a morire (non e piu o meno grave se massacri un tuo concittadino, e grave e basta), nessuno sta difendendo tedeschi, nazisti o fascisti, voglio solo far notare che i partigiani non erano solo comunisti come vogliono farci credere
prima di nominare i gulag tedeschi, faresti bene a ricordare le deportazioni di ebrei (e non solo) da parte dei fascisti verso i campi di concentramento tedeschi, dai quali moltissimi non sono tornati. Altro che i gulag, che fanno parte della tragica storia di una nazione che ha messo nel conto venti milioni di morti per resistere ai nazi-fascisti, probabilmente il più grande sacrificio di una nazione nella seconda guerra mondiale.Se il fronte orientale avesse ceduto (come successe nella prima guerra mondiale) forse non sarebbe finita così.
E anche i massacri perpetrati dagli stessi in Jugoslavia, Grecia, e Albania nei quali qualche “rispettabile” saronnese fu complice (e magari gli furono date pure licenze commerciali e una certa rispettabilità..)Giusto una bazzecola , volevo solo farle notare che, da fonti Russe, pare che nei gulag tra il 1918 ed il 1944 siano morti piu di 13.000.000 Di persone, …….certamente un nulla……..
Giova ricordare che molti partigiani comunisti combattevano in quegli anni non per portarci la libertà (come da vulgata Anpi et similia), ma per instaurare la dittatura del proletariato e per porre l’Italia sotto la fosca orbita dell’URRS. Fallita la dittatura del proletariato e l’URRS stessa, ecco che loro (e soprattutto i loro nipoti) riparano nell’odio nei confronti dell’Occidente che, bene o male, il confronto l’ha vinto.
Dispiace in effetti che l’amministrazione non abbia il coraggio di guardare in faccia simili figuri per fargli sapere il valore con cui vengono considerate le loro manifestazioni da quella che spero sia ormai la gran parte del popolo italiano
Rectio: URSS… una volta può essere un errore di digitazione, due è ignoranza!
Ringrazio per la correzione, e trovo giusto che sia un Vladimir a farmi notare la mancanza
Giova ricordare che a fronte di partigiani comunisti che, probabilmente, sognavano di instaurare un regime comunista in Italia, migliaia di altri combattevano e morivano per rendere LIBERA l’Italia dagli occupanti nazisti, responsabili delle stragi di Marzabotto, delle fosse Ardeatine e di mille altri episodi simili, con la complicità attiva dei repubblichini di Salò, peraltro non liberi di decidere in proprio ma succubi e agli ordini dei comandi tedeschi, motivo per il quale non meritano di essere ricordati come eroi. Una guerra civile è sempre una cosa orribile, ma lo è ancora di più se una delle due parti la combatte agli ordini di criminali di una nazione straniera che nulla ha a che fare con la propria.