Circoli Sel: “Noi stiamo con Bersani”
Circoli di SEL del saronnese, riunitisi in assemblea il 30 Novembre, esprimono soddisfazione per l’alto numero di partecipanti alle Primarie del Centrosinistra svoltesi domenica 25 Novembre; soddisfazione per il buon risultato di Nichi, che pone all’attenzione dell’agenda politica della coalizione progressista i temi dei diritti sociali, dei diritti civili, del nuovo modello di sviluppo.
Consapevoli che l’adesione al progetto di Vendola ha coinvolto persone provenienti da storie e percorsi politici e sociali diversi, non riconducibili a pure logiche di schieramento o di partito, riconosciamo il diritto di ognuno ad una libera scelta nel voto al ballottaggio, sentiamo però la necessità di esprimere alcune considerazione sullo stesso, emerse nel nostro dibattito:
Per garantire continuità alla coalizione di centro sinistra, che ha costruito momenti di buona politica partecipata e ridato speranza a migliaia di persone, non possiamo che dichiarare la nostra lontananza dagli atteggiamenti di Renzi, di disprezzo per le regole definite da tutta la coalizione, non dal solo PD, e accenti di “cultura populista” , da questo candidato dimostrati, che dovrebbe essere estranei ad una seria ipotesi di governo riformista.
Per affrontare la grave crisi in atto, crediamo essenziale rilanciare politiche di inclusione sociale, di riconoscimento dei diritti di cittadinanza, di sostegno alla sanità, all’istruzione e alla scuola pubblica accessibili a tutti, e crediamo giusto invitare a non votare chi ha fatto proprie le proposte di Ichino sul lavoro e aderisce ad una cultura liberista.
– Pur criticando la timidezza dimostrata nell’affrontare i temi del conflitto sociale e dell’estensione dei diritti civili, pur non condividendo l’appoggio dato al governo Monti sulle pensioni e sull’attacco ai diritti dei lavoratori, crediamo opportuno garantire il nostro appoggio alla candidatura di Pierluigi Bersani, unico candidato in lizza che può esprimere, per sensibilità umana, per storia e cultura politica, un’attenzione non strumentale nei confronti delle difficoltà dei cittadini e della sofferenza sociale.
Il nostro voto non sarà un assegno in bianco ma una precisa richiesta di impegno per sostenere, nell’azione del prossimo governo e nell’attività parlamentare, i valori a cui ci richiamiamo, e insieme le lotte degli operai, dei giovani, delle donne, degli studenti e degli insegnanti per un futuro di dignità e di giustizia sociale.