Pugnala la moglie con… un cavatappi
CARONNO PERTUSELLA – Ha incrociato la moglie per caso a Caronno Pertusella ed ha cercato di convincerla a tornare a casa ma tra i due è nata una lite durante la quale il marito, un marocchino, ha estratto un cavatappi e l’ha colpita due volte all’addome.
E’ l’aggressione avvenuta lunedì mattina alle 10 in via Silvio Pellico. Protagonisti due coniugi, formalmente residenti a Cadorago, di fatto separati da poche settimane dopo sette anni di matrimonio, entrambi marocchini, 50enne lui e 47 anni lei, incontratisi occasionalmente nei pressi della stazione ferroviaria di Caronno.
La donna stava raggiungendo l’abitazione di un’amica per chiedere ospitalità, avendo lasciato il tetto coniugale a seguito dei numerosi contrasti con il marito che avevano reso difficile la convivenza, mentre l’uomo si trovava davanti ad un bar.
Percorrendo un tratto di strada assieme, il marito ha chiesto più volte alla moglie di tornare a casa, ed ai ripetuti e continui rifiuti della donna, il dialogo è presto sfociato in un vero e proprio litigio. Dopo varie minacce ed offese alla moglie, al culmine del lite, l’uomo ha estratto dal marsupio un cavatappi con coltellino multiuso ed ha colpito la donna con più fendenti all’addome, ferendola almeno in due punti diversi.
In aiuto della donna, che a seguito dei colpi inferti si è accosciata al suolo, è intervenuto un 38enne residente in zona che ha chiesto aiuto contattando il 112. Il personale del 118 l’ha trasportata all’ospedale civile di Garbagnate Milanese, dove i medici l’hanno medicata e sotttoposta ad alcuni accertamenti. La donna è stata dimessa in serata con una prognosi di 30 giorni.
Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti anche i carabinieri cittadini che hanno subito arrestato il marito per lesioni volontarie aggravate. I militari hanno sequestrato anche il cavatappi, ancora sporco di sangue, rinvenuto all’interno del marsupio dell’aggressore.
L’arrestato, con precedenti penali per falso ed altri delitti contro la pubblica amministrazione, è stato trasferito al carcere circondariale di Busto Arsizio in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
04062013
Lascia un commento
Commenti
..razzismo o non razzismo …fatto di cronaca a cui qui siamo poco abituati: così è …anche se non vi pare!
Mi sembra un commento dettato dall’ignoranza più assoluta sullo sfondo di una certa dose di razzismo..
Gli extracom hanno una concezione tutta particolare della donna!
Che se ne stiano in Africa!