Omicidio, ecco la ricostruzione del pomeriggio del delitto
Dopo averla colpita alla testa con un pesante portagioie ed essersi accanito contro di lei con calci e pugni l’assassino ha preso dei gioielli dal bancone. Davanti alla vetrina passa un commerciante saronnese: Maggio gli fa un cenno facendo capire che la titolare si è allontanata e che va tutto bene. Poi prende le chiavi del punto vendita e si avvia alla porta sul retro. Prima di uscire si accorge di una vistosa macchina di sangue sui pantaloncini. Li strappa ed esce in strada.
Fa tre chiamate rapidissime con il telefono della figlia della convivente, che aveva lui in uso da tempo: avvisa l’autonoleggio di Garbagnate Milanese in cui aveva prenotato un’auto che è caduto ferendosi e chiedendo se possono andarlo a prendere. Il noleggiatore recupera l’auto e si reca a Saronno: trova Maggio con la maglietta con qualche schizzo di sangue e i pantaloncini strappati. Lo accompagna a casa dove l’uomo si fa una doccia e si cambia.
La tappa successivo è un negozio di comproro bollatese di Maggio vende parte della refurtiva ottenendo 850 euro usati in parte per pagare il dovuto all’autonoleggiatore. Passa quindi a prendere la convivente e parte per le vacanze nel Salento.
02092013