Presi i tre romeni delle razzie ai bancomat
LOMAZZO – Avevano compiuto furti al bancomat in tutta la zona, ora sono stati presi dai carabinieri della Compagnia di Cantù. Per tutta la primavera dell’anno scorso hanno imperversato e seminato il panico tra le varie banche e Poste di mezza Lombardia. Danneggiavano i Pos, inserivano carte di credito e bancomat clonati, rubavano soldi estratti dagli erogatori di monete e di banconote dei vari Uffici postali ed Istituti di credito. Migliaia di euro di bottino ogni giorno, per mesi. I carabinieri della stazione di Lomazzo, con la collaborazione dei militari della stazione di Turate, lo scorso anno iniziarono un’attività d’indagine con la Procura di Como in merito ad una serie interminabile di furti ai bancomat. Dopo tanto penare i militari riuscirono ad individuare tre rumeni, P. D.C., M.N. e L.V., da controllare e su cui iniziare le indagini. I tre, infatti, erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e reati informatici commessi in Italia negli ultimi anni. Il momento in cui, però, i carabinieri erano riusciti ad avviare le indagini, proprio quei tre rumeni erano appena stati arrestati in Turchia per contrabbando di oro e per furti commessi in quel territorio.
I tre cittadini d’oltre Danubio avevano approfittato, infatti, delle festività della Pasqua ortodossa per recarsi dapprima in Romania, quindi in Turchia per cambiare zona di commissione di reati. I militari, tuttavia, non si sono persi d’animo ed hanno cercato comunque elementi di prova nei confronti dei tre sospettati, trovandone a decine. Dalle analisi condotte dagli investigatori, infatti, solo in due giorni (ovvero tra il pomeriggio del 21 aprile 2013 e la mattina del 22 aprile 2013) i tre commisero, ad esempio, ventisei infrazioni dei bancomat di altrettante banche ed Uffici postali lombardi, accumulando circa 4600 euro di bottino. In quei tre giorni i ladri raggiunsero gli sportelli bancomat delle Province di Como, Lecco, Monza, Milano e Bergamo, colpendo i Comuni di Macherio, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Rovellasca, Cadorago, Cassina Rizzardi, Como, Carugo, Inverigo, Veduggio con Colzano, Correzzana, Usmate Velate, Carnate, Ronco Briantino, Merate, Malgrate, Civate, Cusano Milanino, Cormano, Limbiate, Varedo, Villasanta, Calusco d’Adda, e Olgiate Molgora. E tutto questo nell’arco di appena dodici ore. Le indagini sono, quindi andate a ritroso, arrivando a trovare manomissioni risalenti fino a circa due mesi prima. In totale i tre compari riuscirono, prima di essere arrestati in Turchia, a rubare circa 45-50 mila euro di banconote, sempre negli stessi uffici postali e sempre approfittando dei momenti mi maggior presenza di banconote negli sportelli. Durante il fine settimana, infatti, quando le banche sono chiuse, gli operatori degli istituti riempiono quanto più possibile i bancomat di soldi, in modo da consentire agli utenti di far fronte alle esigenze di contanti per il week end. In quei momenti i tre dacici Lupin si avvicinavano ai bancomat e ne approfittavano per estrarne soldi, fino ad arrivare ai 50 mila euro calcolati dai carabinieri di Lomazzo e Turate. Come si diceva, l’indagine partì con la Procura di Como, passata poi a Monza quando i militari scoprirono che i primi furti avvennero nel territorio della Brianza monzese. Dopo alcuni mesi di indagine e di riscontri, la magistratura di Monza ha rinviato a giudizio i tre rumeni, nel frattempo scarcerati dalle galere turche e tornati in Italia. A giugno inizierà il processo nei confronti dei tre ladri, i quali sanno che dovranno rispondere di centinaia di manomissioni nei bancomat della Lombardia.
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