Mirkoro: perquisiti i punti vendita saronnesi
L’operazione ha visto impegnati oltre 70 militari che si sono presentati in tutte le sedi comprese quelle Saronno per sequestrare materiale contabile e computer necessari per le indagini condotte dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Nadia Calcaterra e dei finanzieri della Compagnia di Legnano.
Tantissima la documentazione posta sotto sequestro: l’accusa mossa è quella di frode fiscale. E’ stato passato al setaccio l’intreccio di società che fa capo all’uomo tanto che anche la sua abitazione è stata tra gli spazi perquisiti.
In una nota diffusa ieri l’avvocato dell’imprenditore Stefano Colombetti ha dichiarato: “La perquisizione di questa mattina ha richiesto un dispiego di forze molto importante. I controlli sono stati effettuati e del materiale è stato sequestrato. Il tutto è avvenuto nella massima tranquillità e con la collaborazione da parte del personale nei confronti delle forze dell’ordine. Ha prevalso da parte di tutti il buon senso e nessuno si è trincerato dietro scuse o appigli normativi, c’è stata massima trasparenza e sono state aperte le porte ai finanzieri. Abbiamo dato tutte le risposte alle domande che ci sono state poste e ora attendiamo serenamente il risultato di questo lavoro. Siamo sicuri del fatto che non sarà rilevato nulla”.
A Saronno Mirko Rosa è particolamente noto non solo per l’apertura del punto vendita di via Varese, sanzionato anche dalla polizia locale per alcune irregolarità, ma soprattutto per la realizzazione di una campagna con tanto di camion vela e ricompensa per trovare l’assessino della commerciante Maria Angela Granomelli uccisa lo scorso 3 giugno. l’imprenditore aveva preso le foto diffuse dai carabinieri dell’assassino e ne aveva fatto realizzare delle gigantografie. Una scelta che non era piaciuta al sindaco Luciano Porro che non solo aveva cercato di vietare il passaggio dei mezzi in città ma, secondo alcune indiscrezioni, era arrivato a querelare Rosa che l’aveva apostrofato in una conferenza stampa a Rescaldina.
Per una curiosa coincidenza il sostituto procuratore che sta coordinando le indagini per l’accusa di frode a carico di Rosa è Nadia Calcaterra la stessa che ha sostenuto l’accusa contro Alex Maggio il 33enne che ha ucciso la commerciante.
27062014