Giudice di pace, Banfi (Sac): “Comune fallimentare e comico”
SARONNO – !Ci congratuliamo con l’amministrazione Porro per il successo del giudice di pace! Anche noi vi vediamo una vicenda storica, specie per analogie: il Titanic”
Inizia così la presa di posizione di Saronno al centro che tramite il suo portavoce Francesco Banfi fa il punto sulla notizia del mantenimento del servizio dal giudice di pace in città.
“Facciamo memoria: ad una prima richiesta dell’amministrazione seguì autorizzazione condizionata dal ministero; fu quindi il turno della richiesta di conferma dal comune cui fece eco la richiesta di precisare la struttura operativa impegnandosi ad affrontare i relativi costi; nello scorso ottobre (9 mesi fa) a fronte del ritiro di vari comuni del circondario, Porro scaricava il giudice di pace adducendo che Saronno non era disposta a sobbarcarsi da sola tutti i costi e addirittura riguardo la destinazione dell’edificio si paventava un imperscrutabile e allora indicibile piano B.
Malaugurato imprevisto: il ministero decide che il giudice di pace resterà a Saronno come richiesto dall’amministrazione Porro che però frattanto era più volte andata in disaccordo con sè stessa. Purtroppo questo è ormai un classico per i saronnesi, ma non per il ministero che ha quindi assecondato quanto richiestogli.
Insomma: navigano a vista, vittime delle conseguenze, ora sono costretti a tenere il giudice di pace e sostenerne i costi pressoché da soli, ma sono entusiasti e tutto sarebbe un successo. Il Titanic, appunto.
Cos’è cambiato da ottobre a oggi?
Dopo quattro anni di arroganza si è riusciti ad avere rapporti cordiali coi comuni del comprensorio -il giudice di pace non riguarda solo Saronno- in modo da ripartire le spese? No: solo Caronno e Cislago tendono la propria mano sinistra. Addirittura si pensa di fornire servizi differenti a seconda della provenienza.
È cambiato nulla, ma forse si è scelto di ascoltare quello che chiedono i cittadini: mantenere i servizi. Si potrebbe anche proporre soluzioni pensate e progettate bene, ma così non è stato.
La vicenda è stata un fallimento sul piano del coinvolgimento dei comuni del comprensorio; comica sul profilo gestionale; nell’aspetto economico equivale all’apertura del salvadanaio da parte del bimbo che vuole fare l’affarone comprando ora tutte le figurine dell’ultima collezione calcistica: i rarissimi mondiali del 2013 (purtroppo avrà qualche sorpresa). Non capiamo perchè queste iniziative (sobbarcarsi passivamente l’intero costo dei servizi) varrebbero ‘il premio produttività’. E nemmeno sappiamo chi dovrebbe meritarselo.
In sé quanto avvenuto ricorda un famoso episodio de ‘I Promessi sposi’: Renzo in cerca di soluzione si reca dal dottor Azzeccagarbugli reggendo in mano quattro capponi le cui zampe sono tra loro saldamente legate; le teste, invece, ciondolano secondo il movimento e l’ingegno degli animali è focalizzato sul beccarsi tra loro; il Manzoni sottolinea ‘come capita sovente tra compagni di sventura’. Noi, insieme ai cittadini, ci sentiamo un po’ come Agnese e Renzo: abbiamo riunito le zampe dei capponi e ora ci accompagniamo nel cammino che ci condurrà, forse, ad una soluzione.
05072014
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Commenti
Analisi e conclusioni sono corrette – un nuovo premio per la Premiata Giunta Porro – ASPETTIAMO IL 2015
Basta con questi giochetti, lo sanno tutti che c’è Volonté a capo di SAC: i vecchi politici devono far spazio ai giovani con idee innovative come Silighini.
Bravo banfi. si vede che ci hai messo volonta’ nel redigere il comunicato. ops!! Ho sbagliato…volevo scrivere volonte’…lo stile e’ il suo! inconfondibile!
I gruppi ex DC ed ex PSI che si fanno chiamare “centro e centrodestra” sembrano dei locandieri usciti dai libri di letteratura. Silighini è il solo che ha proposte innovative e concrete
Dopo che ho letto l’articolo ho capito che SAC si lamenta e basta, ma non ho capito cosa propone.
Meglio Silighini.
A casa !!! Silighini unica opposizione
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prima dovete riuscire a mandarli a casa e poi dovete avere i voti per mettere il vostro campione
vedremo come gestirete voi saronno quando sarete al potere. se sarà come con l’amministrazione gilli, di cui voi facevate parte, Dio ce ne scampi e liberi