Addio Emanuela Bai, Banfi: “Donna energica e dalla risata contagiosa”
19 Luglio 2023

SARONNO – “Fulmine a ciel sereno è la scomparsa dell’Emanuela Bai. Ho avuto modo di conoscerla ed apprezzarla per qualche anno, quando lei era la segretaria della dirigente dell’ufficio cultura. Donna energica, gioviale, con una risata contagiosa”.
Così inizia il ricordo di Francesco Banfi, ex assessore, dedicato ad Emanuela Bai scomparsa oggi.
“In comune il suo ufficio era un po’ come la stanza delle necessità di Harry Potter: trovavi tutto ciò che ti occorreva, dal nastro adesivo gommato (che poi cosa possa servire ad un assessore… ma mi era servito pure quello!) alle tisane quando avevo mal di gola, con lei che mi chiamava al telefono a tisana pronta e qualunque impegno passava in secondo piano.
Era anche una delle persone che, prima dei matrimoni civili, mi sistemava la cravatta: allacciata di corsa, schizzando da una riunione, senza specchio… lei era il controllo di qualità “come hai fatto il nodo? Fa vedere”.
Una volta, poi, avevamo la città bloccata in uno di quegli incomprensibili scontri “destra versus sinistra”: manifestazione di wrestling di “destra” e contromanifestazione di “sinistra” o “anarchici”. Alto livello, insomma, contenuti – politici, sociali, economici, culturali – elevatissimi. Un intero quartiere blindato per sta cosa. Siccome Enzo mi aveva detto “la città che vuoi, cerca di portarla sempre” avevo pensato di organizzare qualcosa che potesse fare da contraltare a ste scempiaggini: una manifestazione coi Lego. Migliaia di bambini con genitori, fratelli, nonni, tutti festanti. Serviva organizzare bene e in fretta, trovare volontari che aiutassero… e tra loro, in quel caso chiamati ad aiutare i bambini a giocare coi Lego, c’era stata immediatamente anche la Manu: “Vuoi che mi perda sta cosa?” aveva detto… e si era portata al traino il Gio, suo marito, che diceva gioviale “il generale chiama!”.
Era anche attiva come crocerossina (sì , lo so che la dicitura corretta sarebbe “Corpo delle infermiere volontarie” e qualche “generale” strabuzzerà la vista) come in Croce Rossa, dove era spesso impegnata tra la guida di furgoni e il truccabimbi. Pensare che grazie a questa capacità nel soccorrere gli altri in comune si era guadagnata anche una lettera di merito di cui andava fierissima.
Ci lascia una persona attiva, col sorriso sempre in viso, con mille risorse – fisiche quanto morali – sempre disponibili per tutti quelli che necessitavano. Un abbraccio al marito Giò e a Sergio, ma anche all’altra sua famiglia: la sorelle crocerossine e la Croce rossa”.
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche la newsletter: clicca qui per info e iscrizione