L’integrazione a tavola: cous cous, tajine e… parmigiana
SARONNO – Ogni giorno il centro culturale islamico che opera a Saronno è un punto di rifermento per i fedeli che si ritrovano per la preghiera ma anche per rompere il digiuno insieme nella palazzina di via Grieg utilizzata in via sperimentale per il primo anno dopo il tendone allestito per diversi anni alla periferia cittadina.
Dopo un momento di preghiera, guidato dall’imam Najib Al Bared, i fedeli si ritrovano all’esterno della struttura per mangiare tutti insieme quanto donato dalle famiglie. Ogni sera mangiano al centro un centinaio di persone, si arriva anche a 150 il sabato, senza che nessuno cucini. “Le famiglie – spiega Latif Chridi portavoce del centro – portano pentole e piatti con ogni genere di pietanza mettendola a disposizione della comunità”. Così si trovano vicini decine di pentole di cour cour marocchino, di riso pakistano, di tajine tunisino ma anche di piatti italiani dalla parmigiana al tiramisù. I volontari del centro che durante il giorno fanno i meccanici e gli operai diventano così camerieri porzionando i piatti credo autentici mix multietnici. “E’ anche divertente ed un modo per iniziate a conversare – continua Chridi – c’è chi aspetta il cous cous marocchino e chi si guarda in giro per vedere se ci sono le famiglie pakistane perchè preferisce il riso”.
Viene allestita una zona per le moglie e le famiglie, una per i più piccoli ed una riservata agli uomini. Sono invitati a partecipare tutti anche chi non partecipa al momento di preghiera: “Abbiamo invitato anche i membri di alcune associazione e rinnoveremo l’invito anche al sindaco Luciano Porro e al prevosto Armando Cattaneo” conclude Chridi.
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21072014
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Commenti
Condividiamo con pane e salamelle x mostrare le ns tradizioni culinarie?
Integrazione la si vuole in 2. Chi fa di più per integrarsi? Piccola annotazione io se sono invitato cerco di adeguarmi alle abitudini di quella casa anche sè non le condivido. Poi a casa mia faccio quello che voglio. È una questione di rispetto.
“Viene allestita una zona per le mogli”…..si e poi una per i cani e gli animali domestici con rigoroso cartello “io non posso entrare” :-)…..e poi parliamo di integrazione!!! E il bello è che chi parla per primo di integrazione è chi si è battuto negli anni per la parità di diritti uomo-donna e per la riforma degli anni 70 del diritto di famiglia!!!!
Integrazione al contrario, sono loro che dovrebbero mangiare polenta per integrarsi al meglio
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La palla passa alla Lega: organizzino una polentata invitando la comunità mussulmana. Semplice, no?
Viviamo nello stesso paese da decenni, e siamo già alla terza generazione e a una percentuale importante sul totale dei Saronnesi. Che vogliamo fare, puntare alla purezza della razza?
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peccato che con la polenta ci va la salsiccia pertanto che bisogna fare? menú diverso per loro? ma per favore…..
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esatto ma….aspetta e spera
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…. appunto….
Visto che mangiare nn è una cosa osé, quando si mangerà tutti assieme uomini, donne e bambini?
Ma una donna non si vede? Non dicono nulla le nostre paladine Cavaterra, Cinelli, Stamerra & co.?
Vorrei che tutti ricordassero che in altri Paesi succedono queste cose qui… http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/iraq_mosul_cristiani_fuga_minacce_jihadisti_attentato_baghdad_autobomba_morti_feriti/notizie/806077.shtml#fg-slider-auto-74512
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…e quindi? I musulmani saronnesi cosa c’entrano con i terroristi dell’Is?
Ora, tanto per dire, potrei pubblicare una brutta storia di mafia, così per etichettare tutti i cristiani. Ok?
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Ma la mafia con la religione non c’entra proprio nulla , mentre i mussulmani c’entrano tanto anche con il terrorismo e gli integralisti islamici , questo è poco ma sicuro !!
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Anche a Tangeri tutti gli anni fanno la festa con la trippa e la Caseula!!!!!!!!!!!
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comunque, io lí dentro non ci entravo nemmeno se mi pagavano.
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bellissima questa risposta E SOPRATTUTTO VERA; ma noi migliori…