Uboldo: vandalizzato il parco, Comune ritira il Piano per lo studio
UBOLDO – Vandali in azione al Lazzaretto, la maggioranza consigliare ritira l’approvazione del Piano per il diritto allo studio.
“Nel corso dell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha deciso di ritirare la deliberazione di approvazione del Piano per il diritto allo studio in segno di “protesta” dopo gli atti di vandalismo compiuti da alcuni ragazzi al Parco del Lazzaretto – ricorda Alessandro Colombo della lista civica d’opposizione Per Uboldo – E’ stato detto che “al di là degli stanziamenti economici, occorre riportare nel mondo giovanile un senso civico che coinvolga tutti. Serve cambiare direzione, cercare un modo diverso di concepire crescita ed educazione”. Un modo plateale per richiamare l’attenzione di tutti sulla necessità di affrontare lo spinoso problema del disagio degli adolescenti. Da qui l’intenzione di convocare un tavolo con tutti i consiglieri per capire come agire contro questa situazione”.
Prosegue Colombo:”Mi rifaccio a quanto scritto nei giorni scorsi da monsignor Armando Cattaneo, prevosto di Saronno, ovvero “con i giovani bisogna arrivare prima, non dopo”. Giustamente la parola d’ordine deve essere prevenzione. E a proposito di prevenzione, fino ad ora cosa è stato fatto? Mi risulta che Uboldo non sia nuova ad atti di vandalismo come quello accaduto al Parco del Lazzaretto”.
Il lungo elenco dei vandalismi – Nel settembre 2007 vandali avevano allagato la scuola di via Ceriani, nel settembre 2009 era stata di nuovo presa di mira la scuola di via Ceriani coprendo i muri esterni di disegni e graffiti di cattivo gusto, nel giugno 2011 teppisti ancora in azione alla scuola di via Ceriani e l’assalto viene sventato dal passaggio della sorveglianza notturna. Nel dicembre 2011 vandali distruggono le statue del presepe posto in piazza Conciliazione davanti alla chiesa di San Pietro e Paolo; nel settembre 2013 vandali scatenati gettano acido contro le auto in via San Martino:”Sono solo alcuni degli episodi più gravi accaduti negli ultimi anni ad Uboldo, senza dimenticare tutti gli atti di vandalismo compiuti al centro sportivo comunale. Perché ci si muove solo oggi? Perché ritirando il Piano per il diritto allo studio? Tra l’altro mi stupisce che proprio quel Piano per il diritto allo studio nulla dica a proposito di “disagio giovanile”.
Il piano per il diritto allo studio – Come ricorda Colombo “nel Piano sono previsti tanti bei progetti (musica, lingue straniere, canto, teatro, informatica) peraltro condivisibili, ma nulla riguardo l’educazione civica dei ragazzi. Preferirei avere qualche attore o cantante in meno ma qualche cittadino educato in più – dice Colombo – Qualcuno si è mai chiesto perché tanti giovani, spesso minorenni, il fine settimana girano con bottiglie di birra nei pressi della piazza della Chiesa e si divertono a spaccarle contro il campanile? Chi vende alcolici ai minorenni? Perché nessuno dice niente? Non sono un esperto del settore e non intendo “dare lezioni” a nessuno. Però credo che necessiti una riflessione: bisogna ripartire dalle strutture educative prima di tutto. Dalla famiglia, dalla scuola, dalle istituzioni, dalle associazioni. E allora sarò ben lieto di partecipare al “tavolo” che verrà convocato dall’assessore all’Istruzione con gli altri consiglieri comunali per cercare delle soluzioni, ma vorrei che ognuno si assumesse le sue responsabilità. In queste situazioni non basta dare la colpa agli altri. Ognuno, famiglia, scuola, istituzioni, società sportiva, si assuma le proprie responsabilità e faccia il “mea culpa”. Anche le Istituzioni diano delle risposte: perché solo ora questa azione plateale e non prima? Perché solo ora è stato nominato un consigliere delegato alle politiche giovanili?”
01102014