Depredano un appartamento: arrestati in flagrante 3 nomadi
Sono così scattate le manette a carico di una ventenne e di due minorenni tutti residenti in un campo nomadi nel Milanese. L’ieri mattina, intorno alle 10,30, in via Silvio Pellico l’impiegata di un ufficio ha notato un ragazzo scavalcare la recinzione ed aprire con il pulsante presente nel giardino il cancelletto per fare entrare altri due giorni. Insospettita, dalle modalità di accesso allo stabile, ha subito contattato i carabinieri che hanno inviato sul posto una pattuglia della locale stazione. Il terzetto è stato bloccato nel corridoio del piano terra dove avevano già suonato il campanello di un ufficio accampando delle scuse quando un’impiegata ha aperto. Perquisendo i tre i militari hanno trovato e posto sotto sequestro dei cacciaviti sotto le felpe dei minorenni e nella borsa della ragazza delle torce e 75 euro in contanti.
Rintracciando la proprietaria dell’altro appartamento a piano terra i carabinieri hanno scoperto che era stato svaligiato. I ladri erano penetrati dal giardini sul retro forzando una portafinestra. Avevano preso 75 euro in contanti dal comodino della camera da letto ed avevano messo a soqquadro l’intero appartamento. Delusi dalla scarsa refurtiva avevano danneggiato qualche mobile e inciso tre righe nel televisore 46 pollici del soggiorno rendendolo inutilizzabile.
Così sono scattate le accuse di furto aggravato in concorso, danneggiamento e porto di strumenti da scasso. I due minorenni sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza Cesare Beccaria per la convalida dell’arresto. Uscendo dal palazzo i militari hanno notato una Citroen Saxo gialla che i giovani hanno confermato essere la propria auto. La stessa vettura era stata segnalata da un passante per l’atteggiamento sospetto degli occupanti qualche ora prima Cislago in via Turati.
Approfondendo i militari hanno scoperto che intorno alle 9 un passante aveva chiesto l’intervento dei carabinieri per l’atteggiamento sospetto degli occupanti della macchina che si erano dileguati in pochi minuti dopo che era scattato l’allarme nella zona facendo gesti volgare all’indirizzo dell’uomo che chiedeva spiegazioni. Il testimone è stato rintracciato ed ha subito riconosciuto il terzetto arrestato, che corrispondevano anche alla descrizione da lui fornita, permettendo di imputagli anche il colpo fallito a Cislago. I tre avevano tentato di entrare in un appartamento ma l’attivarsi del sistema anti-intrusione li aveva costretti alla fuga.