La lista Chiappucci vuol tornare a correre: presentato esposto,”troppe discriminazioni dal Comune”
Per i firmatari, la presidente nazionale Paola Graziella Vallelunga ed il segretario italiano del partito, Francesco Maurizio Mulino, a Saronno, da parte della locale Amministrazione comunale di centrosinistra, sarebbero state compiute delle “discriminazioni”, tali da impedire alla lista – che fa riferimento al centrodestra – di completare per tempo l’iter burocratico di presentazione delle proprie candidature, per sindaco e consiglio comunale.
La richiesta formulata alla Iv sottocommissione elettorale, competente per territorio, non è di fare slittare le elezioni ma di reintegrare Rinnovamento per l’Italia e Chiappucci.
Sono sei pagine, con quattordici allegati, il materiale inviato sotto forma di esposto alla sottocommissione, a Busto Arsizio; ma anche alla presidenza della Repubblica ed alla Prefettura di Varese.
In sintesi (il documento completo è visionabile sul sito del partito)
La lista Rinnovamento per l’Italia è stata discriminata in fase pre-elettorale. Ostacolata per il gazebo il giorno 25, 26 e 27 aprile nonchè lamentiamo impedimenti per la raccolta firme del 2 maggio… Già il giorno 16 aprile chiedemmo all’Amministrazione comunale di posizionarci nelel vicinanze del palazzo comunale per la raccolta di firme, fondamentale per godere del certificatore messo a disposizione dal Comune. La nostra richiesta fu inoltrata per i giorni 20, 21, 22, 23, 24 e 25 aprile. Ritirammo l’ok della polizia locale quando non avendo risposta, ci recammo personalmente sul posto. Ci fu negato il 25 e 26, il primo giorno per una manifestazione dei centri sociali ed il secondo per una manifestazione pubblica concomitante, ed anche di essere presenti in Comune per poi notare il 25 e 26 la presenza di gazebo di altri partiti.
Poi chiedemmo la possibilità di posizionare il nostro gazebo il 26, 27, 28, 29, 30 aprile e 1 maggio, e la richiesta vene ignorata. Solo il 27 ci dissero che il nostro fax era smarrito facendo perdere altro tempo; il 28 ci fu chiesto di inviarlo ancora. Morale, siamo stati operativi solo il 29, col maltempo; mentre il 1 maggio la città era deserta per la festa. Il 2 maggio mattina, ultimo tempo utile, chi andava in Comune a sottoscrivere trovava la porta sbarrata e la scritta “chiuso”, avrebbe dovuto suonare il campanello ma così molti se ne sono andati.
07052015