Lettera aperta di Sel Saronno a Nichi Vendola
Ecco il testo integrale
Caro Nichi Vendola, perdonami ma non capisco.
Sei stato il leader del mio partito fino a poco tempo fa, ti stimo come persona intelligente e colta.
Ti chiedo scusa se mi rivolgo a te pubblicamente per parlare della tua vita privata ma sei un personaggio pubblico, un leader che ho seguito in questi anni, le tue scelte private, non possono prescindere da questo tuo stato, come per altro la disponibilità economica che oggi te le rende possibili…
Credo sia giusto che ti espima i miei dubbi qui pubblicamente.
Ancor di più se pensiamo che questa tua scelta si manifesta pubblicamente in un frangente in cui si discutono questi temi…
Ma delle leggi mi interessa poco, mi interessa comprnderne le implicazioni etiche, altrimenti il senso del nostro “voler cambiare il mondo” rischia di smarrirsi.
Ci sono domande che qualsiasi persona comune si fa di fronte a questa notizia provo a girartele immaginando che tu ti sia dato delle risposte:
è logico ha senso e rispetto del nascituro diventare padre a 58 anni ?
In una societò contadina, dove i figli erano parecchi era quasi normale, ma la famiglia cresceva sui tanti fratelli.
Nelle famiglie mononucleari anche questa semplice domanda è lecita.
Ha senso farlo attraverso una donna che presta il proprio corpo per condurre una gravidanza e poi lasciare il frutto della stessa ad altra coppia ?
Per la mia educazione, per la mia esperienza di vita direi che non ha senso, non che non sia possibile, è una forzatura…
Una forzatura nel rapporto, nella relazione tra le persone, tra soggettii forti e soggetti deboli… Nel rapporto stesso tra noi esseri umani e la vita….
Poi la cosa cambierebbe ancora (per alcuni aspetti si complicherebbe, per altri si semplifica ) se ci fosse un rapporto “commerciale”: pago, indennizzo la prestazioone della gestante…
Lì la questione diventerebbe maledettamente insidiosa. Ancora una volta il denaro, il potere d’acquisto che permette ciò che ad altri viene negato.
A dire il vero le condizioni legislative italiane, l’andare in California, avere una discreta disponibilità economica, un livello culturale alto per muoverti in un mondo intercontinentale, già questo fanno di te un privilegiato rispettoa atnte coppie che aspirerebbero a fare un figlio… Una volta dicevamo “la felicità è di tutti o di nessuno”, evidentemente bisogna pur vivere aspettando un mondo migliore ma non ti mette un pò di imbarazzo ?
Nelle tue poche righe scrivi: “Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita.”
Questo sgombra il campo da molte ombre ma mi pone altri interrogativi: quale relazione affettiva, umana, quale rapporto psicologico la manterrà legata a lui? O permettera alla madre di non privarsi del proprio neonato, del futuro figlio…
Perchè se è storia d’amore non può essere storia di una privazione o di una sottrazione. O mi sbaglio?
O pensi che i legami, i novi mesi di gestazione possano essere recisi e semplicemnet si è usato quel corpo…
Se così fosse credo che sarebbe solo e comunque. al di là di qualsiasi aspetto economico, un atto di dominio, di dominio dell’uomo sull’uomo.
E il nostro mondo migliore?
Per tutto questo questa tua vicenda personale potrebbe essere elemento di crescita o di smarrimento per molti di noi.
Io credo tu abbia il dovere morale di aiutarci a capire..
Grazie per l’attenzione.
(foto: sito ufficiale nichi vendola)
29022016