25 aprile: il resoconto e le foto
SARONNO – Tanti diversi momenti per celebrare, tanti diversi modi per contestare: è stato decisamente un 25 aprile intenso per la città degli amaretti.
Dopo la deposizione delle corone d’alloro al monumento di Salvo D’Acquisto e ai caduti saronnesi le autorità sono arrivate in piazza per l’alzabandiera. Qui hanno trovato, oltre alle forze dell’ordine, carabinieri e polizia di stato, una sessantina di contestatori, giovani che gravitano intorno al centro sociale Telos e membri del Comitato Antifascista saronnesi.
Dietro ad un maxi striscione con lo slogan “il 25 aprile è antifascista” con il disegno di un omino che butta nel cestino una svastica e il sole delle Alpi i ragazzi hanno scandito cori contro l’Amministrazione e il primo cittadino. A zittire i manifestanti è riuscita solo la banda. Tra i contestatori anche alcuni manifestanti con cartelli con lo slogan “Morti per razzismo” e le immagini di alcuni migranti morti in mare.
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Fischi, trombe e cori anche durante l’inno nazionale (con manifestanti che hanno voltato le spalle alle autorità), il discorso di Claudio Castiglioni, presidente Anpi, e del sindaco Alessandro Fagioli.
Ha suscitato molta sorpresa la forte presa di posizione del portavoce Anpi Castiglioni che ha bacchettato l’Amministrazione per la mancanza di volontà politica di accogliere i profughi. Decisamente più moderato, quasi pacato, il discorso del primo cittadino che ha fatto qualche riferimento ai profughi ma ha puntato soprattutto sul tema della libertà e sulla condanna di chi punta a “imporre il proprio pensiero unico penalizzando la collettività”.
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E’ seguita la Messa celebrata dal prevosto monsignor Armando Cattaneo che ha parlato dell’importanza di “usare la ragione e non l’ideologia”.
Al termine della cerimonia la banda si è schierata per aprire il corteo ma il sindaco e l’intera delegazione dell’Amministrazione, gonfalone compreso, hanno disertato l’appuntamento organizzato dall’Anpi a cui si sono, invece, accodati per il primo pezzo di corso Italia i contestatori uniti nel corso “Fuori la Lega dal corteo”.
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Arrivati in piazza Volontari del sangue i contestatori hanno lasciato il corteo per raggiungere piazza Schuster dove hanno organizzato un evento alternativo con un momento conviviale, mostre e approfondimenti.
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Il corteo si è concluso con la deposizione della corona dell’Anpi al monumento dei caduti i diversi contributi come quello della staffetta partigiana Ivonne Trebbi. Ancora una forte censura per le scelte dall’Amministrazione dalla scelta di patrocinare eventi con associazioni di estrema destra alla scelta di ostacolare l’arrivo di profughi. Non è mancato un affondo sull’arrivo della “Vergine delle Rocce” ad opera di Casa di Marta.
25042016