Profughi, Guzzetti: “I sindaci non possono fare anche gli albergatori”
“E’ tutto il giorno che ripenso alla giornata di ieri e mi preme fare delle considerazioni.
1) il flusso migratorio ormai non è più emergenza ma è diventato un fenomeno strutturale al quale le Istituzioni superiori a partire dall’Unione Europea devono dare risposta. Non è possibile pensare a continuare a “rattoppare” facendo buchi più grandi.
2) si fa in fretta a dare dei coglioni a chi è in prima linea: sindaci, prefetti, forze dell’ordine. E’ più difficile capire con quali criteri il Ministero sta dando da gestire queste emergenzea chi?
Quanto chi sta a Roma ha guardato al reale bene di queste persone ideando un sistema davvero organizzato e quanto invece si è badato solo all’emergenza?
Quanto questa cosa ha pesato anche su chi nel terzo settore opera da anni e non va a sputtanarsi (con anche dei costi notevoli, messe a norma, quotidianità, vitto, alloggi, con tempi di pagamento oltretutto biblici che corrispondono quindi a “scoperti” bancari importanti…) quando subodora da lontano che le cose sono fatte un po’ così “alla carlona”?
3) noto che sui giornali in questi giorni dagli organi superiori c’è una grande spinta affinchè siano i Comuni a prendersi carico di queste situazioni con il caldeggiato progetto Sprar che copre il 95% dei costi. Posto che a Uboldo già saremmo impossibilitati in quanto non abbiamo strutture comunali idonee, quanto poi concretamente è giusto che alla fine siano ancora i Comuni a dover, oltre prendere le parole che io ho sentito ieri e che tramite degli amici ho fatto pervenire a chi di dovere, rispondere a questa emergenza?
Noi sindaci già facciamo molto. Forse molto di più di quello che dovremmo fare. E dico noi sindaci intendendo noi Comuni.
Cosa si aspettano che facciamo adesso, anche gli albergatori?
Faremo la fine di Figaro…”uno alla volta…uno alla volta…per carità…”.
(foto archivio)
21092016