Caso Lonardoni, Attac: “Si auto-sospenda e si convochi un consiglio comunale aperto”
“Ora – esordiscono nella nota – noi sappiamo che una notizia di stampa è cosa diversa di un avviso di garanzia e da una condanna passata in giudicato. Rimane però l’enormità del caso. Entrano quindi nello specifico: “L’assessore Lonardoni commentò l’arresto del figlio come “fulmine a ciel sereno”, incassando la solidarietà della Giunta Comunale di Saronno, di cui è assessore. Adesso però sembra che anche lui sia coinvolto. A questo punto ci pare che il minimo che debba fare l’assessore è autosospendersi dalla carica pubblica per meglio difendersi dalle accuse e dimostrare la propria estraneità ai fatti. Se queste accuse dovessero sfociare in un processo egli sarà più libero di difendersi in quella sede”.
Ma nella nota vanno oltre chiedendo anche l’intervento del sindaco Alessandro Fagioli: “Nel caso non dovesse arrivare spontaneamente almeno l’autosospensione di Lonardoni da ogni incarico politico, ci aspettiamo che il sindaco di Saronno, anche in autotutela nei confronti della istituzione che rappresenta, provveda immediatamente a revocare tutte le deleghe a suo tempo conferite”.
Conclude la nota la richiesta di un consiglio comunale aperto: “In ogni caso, l’assessore e la Giunta Comunale di cui fa parte, sindaco in testa, hanno l’obbligo politico e morale di riferire su questi gravi fatti ai cittadini in una pubblica seduta, ad esempio indicendo immediatamente un consiglio comunale aperto”
29102016