“Mentre l’Europa lotta contro la commercializzazione della salute, a Saronno il comune fa un evento con i privati”
SARONNO – “Strana idea di “bene comune” quella dell’amministrazione comunale di Saronno. Perché il “bene comune” è per natura in antitesi al profitto privato. Ancor di più lo è in un settore così delicato come la salute dei cittadini. Ma la “salute della città”, secondo la maggioranza Gilli-Airoldi, passa attraverso la sanità privata”
Inizia così la nota firmata dal comitato “Il Saronnese per l’ospedale e la sanità pubblica”, dallo Sportello Sos Liste d’Attesa di Saronno e Attac.
“Il 7 aprile è da anni la “Giornata internazionale contro la commercializzazione della salute”: un corteo di cittadine e cittadini europei sfilerà a Bruxelles, tanti altri nelle principali città europee, Milano inclusa. A Saronno i cittadini organizzati animeranno, come ogni sabato, la “Giornata per la sanità pubblica”, il 6 aprile.
Mai fu più ampia la distanza dai cittadini dell’amministrazione comunale saronnese, che – proprio nella giornata europea – ha deciso di organizzare un convegno sul diabete con Meditel-Bianalisi, il soggetto di sanità privata del territorio. Madrina d’occasione la Regione Lombardia, che da quasi trent’anni sta privatizzando la sanità regionale, presente con la neo-direttrice generale dell’Asst Valle Olona.
La maggioranza saronnese ha davvero uno strano concetto di “salute della città”. Non solo sul fronte della sanità intesa come somministrazione dei servizi pubblici. Si pensi al Piano Generale del Traffico Urbano, che – nell’ottava in Europa per inquinamento da micropolveri – si prefigge l’obiettivo di “non peggiorare la situazione”, come se non fosse già gravissima: e lo fa prevedendo, tra l’altro, la costruzione di nuove strade.
Si pensi alla pianificazione urbanistica, di fatto piegata alle esigenze di profitto dei privati. Il Piano di Governo del Territorio vigente, con il suo milione di metri cubi di cemento lasciati in eredità ad una città già “antropizzata” all’80%, viene realizzato in modalità molto simili dalle diverse maggioranze al potere.
Le conseguenze sulla “salute della città”, cioè su quella di viventi, umani, animali e vegetali presenti a Saronno sono sotto gli occhi di tutte e tutti. Si pensi alla quantità di piante che vengono sostituite perché giunte a fine vita, si pensi alla quotidiana esperienza di molte persone che hanno figli o persone anziane in famiglia e alla loro vulnerabilità alle malattie respiratorie, dalle allergie alle altre patologie.
Perciò, se davvero i “dotti, medici e sapienti” riuniti nel convegno del 6 aprile hanno a cuore il “bene comune” della “salute della città” diano le risposte alle domande che migliaia di abitanti pongono da anni:
– si chieda agli enti competenti di fare un’indagine epidemiologica sulla mortalità in città e sulla cause di morte imputabili agli inquinamenti
– si compili un “bilancio ambientale” che consideri l’impronta ecologica delle operazioni di intervento passato, presente e futuro sull’urbanistica e la mobilità della città
– si parli con le autorità sanitarie dello “stato di salute” delle strutture di sanità pubblica cittadine:
* dell’ospedale, che da maggio potrebbe essere nuovamente a rischio di chiusura del pronto Soccorso e del futuro di Anestesia e Rianimazione: che ne è del “Piano Bertolaso”, su cui si doveva fare il punto in primavera, stagione iniziata senza che nulla si sappia in proposito?
* della Casa di comunità, come l’ospedale ancora molto sofferente in termini di personale e di servizi da rendere ai cittadini secondo quanto previsto dalla pur timida legge regionale
* dei medici “di base”, la cui mancata sostituzione è già un problema per molti cittadini.
Sono solo alcuni piccoli esempi di come si dovrebbe immaginare il futuro di una città, che ci permettiamo di sottoporre all’attenzione delle diverse istituzioni che la governano.
Noi cittadini ci stiamo organizzando: da novembre 2023 è attivo lo Sportello SOS Liste d’attesa (ogni venerdì dalle 10 alle 12 presso la Camera del Lavoro CGIL in via Maestri del Lavoro), per garantire tempi adeguati di accesso a visite ed esami con il Servizio Sanitario Nazionale. Ed è solo un primo esempio.
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Commenti
Guaglianone sei prolisso sia nel parlato che nello scritto!non ti legge più nessuno e nemmeno ti ascolta!
Il Comune di Saronno è stato il primo in provincia di Varese a sottoscrivere il manifeato “la salute nelle città bene comune’ . Questa sarebbe la notizia da diffondere e ricordare!!!!
Ridicoli e ossessionati, vedono pericoli e complotti dappertutto. Sanno sono allarmare. Tutto per avere visibilità sulle paure. Solo chiacchiere astiene e autoreferenziali
Quindi per voi un evento informativo e gratuito, su cume prendersi cura di se stessi in modo consapevole (cibo, stile di vita) sarebbe un problema?
Vi dimostrate ancora una volta notuttisno inconcludente e fanatico!
E basta con il vostro ” va tutto male” e “l’ospedale si chiude”! Avete stufato. Difendere la sanità pubblica va bene ma la sanità privata convenzionata può e deve concorrere a ridurre le liste di attesa ove necessario. E che c’è di male se insieme fanno iniziative per la prevenzione? E
Poi facciamo di tutta un’erba un fascio : inquinamento (come se Saronno potesse da sola abbattere le polveri sottili del nord ovest),PGT (loro l’hanno già visto quello nuovo,sanno già che fa schifo), alberi (complottismo: non è vero che quelli abbattuti erano malati) e così via. Ogni comunicato un regalo alla destra, proprio da loro, dagli “antifa”. Complimenti
A parte gli articoli spudoratamente positivi pubblicati recentemente da IlSaronno sul PS di Saronno, vista la vera pessima qualità dell’assistenza fornita è meglio che chiuda
Siamo alle solite, come sugli immigrati: l’amministrazione fa e attac bla bla bla
Nei gangli del sistema di fatto ci siete anche voi e non fate nulla di concreto se non parole al megafono e firme su un tabulato. Pertanto andate a fumare marijuana e bere birra con i vs figliocci telos, sarete più coerenti
Ma avete letto l’editoriale del Sindaco sul Saronno 7 fi ieri?
E perché questo sito riporta sempre e solo una informazione parziale? A chi serve tutto questo? Signora Giudici risponda per favore!
Noi cittadini chi? Voi siete quelli di Attac, cosa c’entrate voi con noi saronnesi?
Ma avete letto o no che a firmare l’appello per la santa pubblica sono scienziati che lavorano nel pubblico e anche nel privato? Va beh che scienziati non siete, ma non per questo siete obbligati a dire tante stupidaggini