Guzzetti: “Ecco perché nessuna ordinanza sui botti di Capodanno”
31 Dicembre 2016
UBOLDO – Nessuna ordinanza contro i botti di Capodanno a Uboldo. A spiegare il perché è direttamente il primo cittadino, Lorenzo Guzzetti, che sui social network scrive: “Non voglio assolutamente polemizzare con i miei colleghi che hanno preferito come segnale fare questo ordinanze, ma semplicemente non ho ritenuto opportuno firmare un’ordinanza che so già implicitamente non verrà rispettata. Io credo al contrario che questa cosa sia, come l’argomento deiezioni canine, l’ennesima fonte di riflessione per tutti. Per quale ragione serve un’ordinanza per una cosa che non dovrebbe essere altro che il normale vivere comune? Perchè devo fare ordinanze per garantire la minima educazione civica e il minimo sforzo del vivere insieme che ha come prima regola: “la tua libertà finisce dove inizia quella altrui”?”.
Prosegue Guzzetti: “Ero un bimbo e dal 15 dicembre al 2 gennaio i “grandi” di pomeriggio stavano al parco davanti a casa mia a esplodere le miccette. Ad un certo punto arrivava puntualmente una madre di questi ragazzotti e faceva piantare la cosa. Ma non perché sia sbagliato, semplicemente perché crescevamo con l’idea che va bene divertirsi a esplodere due petardi, ma quando la cosa andava a disturbare il vicinato tutto il pomeriggio la cosa diventava fastidiosa. Oggi, purtroppo, non è più così. I “botti” costano. Questi ragazzi dove prendono i soldi per comprarli? O li fabbricano in casa? Ma è normale che nel 2017 la pretesa sia quella che i vigili corrano dietro a quattro ragazzini con i botti?”.
E, a chiosa: “Se vogliamo andare su Uboldo: ma io che ho tre vigili su un territorio grande come Saronno e che tutti i giorni affrontano problemi che vanno dai reati ambientali ai divieti di sosta, dai furti ai Tso, dalla carta da fare alle procedure giudiziarie, devo dirgli: smettete di fare quello e andate a caccia di ragazzini con i botti? Forse è il momento di tornare a educarci a vivere insieme. E vi assicuro che nessuna ordinanza può dare questo effetto se non parte innanzitutto da noi”.
31122016
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Commenti
Appartiene a quella specie in via d’ostentazione.
Cari saronnesi,
della vita e delle opere del sindaco di Uboldo importa poco o nulla pure agli stessi uboldesi!
Lo spazio e il rilievo che questa testata da’ a questo personaggio è francamente imbarazzante.
Parole tante. Sostanza poca. Utilità nessuna .
Ma a noi saronnesi più o meno 40.000 abitanti …. Cosa può interessare della vita e le opere del sindaco di Uboldo????
Ebbasta!
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Giusto. Visto da Saronno sembra giù un puntino lontano. Chissà visto da Milano.
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E’ e rimane un puntino
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Guardi, lei è l’ultimo, ma proprio l’ultimo, che può darci esempi di educazione civica e di rispetto altrui. Cominci lei a essere una persona civile.
Quanto alle sue filosofie, rasentano la follia. Non si decide di vietare o meno un comportamento in base alla probabilità di sanzionarlo, ma solo se è più o meno contro la convivenza. Punto e basta.
Con questi suoi deliranti principi de-penalizziamo pure il furto nella case. “Per quale ragione serve una pena per una cosa (non rubare) che non dovrebbe essere altro che il normale vivere comune”? Parole sue!
Lei ha bisogno di studiare. E tanto.
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Perfettamente d’ accordo Il sindaco è davvero L ‘ ultimo che può dare lezione
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L’ostentazione è il linguaggio delle persone mediocri
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Conferma quindi di non essere ascoltato da nessuno : pertanto non fa ordinanze
Caro Lorenzo la tua chiosa è mai più che vera,ma l’educazione,negli ultimi anni è venuta meno,come è venuta meno la libertà dell’uomo,perchè i prepotenti sempre più impuniti,continuano la loro avanzata di prepotenza nei confronti dei più deboli,qui dovrebbe arrivare la legge e chi la fa rispettare…ma purtroppo è impegnata a fare gli incartamenti…
Buon 2017 democristorossopiùleghistadiFagioli
Fidatevi che se Guzzetti avesse raccolto come è capitato a me dei bossoli di calibro 8 a salve in giro per strada sparati da ragazzini a Saronno,l’ordinanza l’avrebbe fatta eccome.
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Guazzetti scrive ” Forse è il momento di tornare a educarci a vivere insieme. E vi assicuro che nessuna ordinanza può dare questo effetto se non parte innanzitutto da noi”. da che pulpito viene la predica