“Stop ai corsi di arabo”: Andrea Monti si finge egiziano
Così Andrea Monti, assessore a Lazzate e consigliere provinciale della Lega Nord.
Ma qui il mondo va al contrario. È come se ci prendessimo la briga di facilitare la radicalizzazione di bambini che già sono integrati. Una roba pazzesca. Qui la Provincia di Monza, in colpevole complicità con il Comune di Monza, pare che abbia a cuore l’islamizzazione della Brianza. Dovremmo invece impegnarci per avvicinare le famiglie arabe alla nostra lingua, alle nostre leggi e alla nostra cultura. Non è questo lo scopo dell’integrazione? E oltre il danno, come spesso accade, c’è pure la beffa. Mentre le nostre associazioni, culturali e sportive, riescono con fatica a pagare quanto richiesto dalla Provincia (e dal Comune) per utilizzare gli spazi, a questo Centro islamico vengono concessi gratis. Senza sborsare nemmeno un cent. Un regalo.
Ma nemmeno questo basta. C’è dell’altro. Vi erano infatti alcuni aspetti di questa vicenda che non tornavano, legati soprattuto al rigido regolamento di concessione a terzi delle strutture scolastiche di cui si è dotata la Provincia. Aspetti che andavano chiariti e per farlo avevo presentato un’interrogazione al presidente. E’ arrivata la risposta. Una risposta incompleta, evasiva e a tratti sconcertante.
Ho allora contattato il centro, fingendo di essere Mohamed e di essere interessato al corso. E’ emerso che non risulta che l’accordo sia stato sottoscritto dalla Provincia dalla sua data di validità, settembre, mentre il decreto provinciale è di novembre. Ed i locali sono usati da ottobre. E poi il corso non è gratuito, mi sono stati chiesti 150 euro per coprire costi per libri e docenti e per aiutare l’associazione. Non sappiamo quanti bambini si siano iscritti, sappiamo però che hanno richiesto 4 aule. Con una media di 15 bambini per aula, significa che l’incasso potrebbe aggirarsi attorno ai 9 mila euro. Cifre tutt’altro che simboliche.
La mia richiesta è semplice: fermare immediatamente il corso di arabo. È palese, dai documento prodotti, come questo sia iniziato senza nessuna autorizzazione all’uso dei locali, che sia portato avanti in violazione dello stesso accordo, visto che non è a titolo gratuito. Intervenire subito e ripristinare il corretto rispetto di norme, regolamenti ed impegni.
Rivedere poi il contenuto stesso dell’accordo, perché non trovo nessun interesse per la collettività nell’esigenza che bambini italiano conoscano l’arabo. Anzi, dovrebbe in qualche misura, più o meno grande, preoccuparci che un Centro islamico manifesti l’esigenza di creare, tra i bambini italiani, un legame forte con la cultura d’origine, proprio in un momento storico in cui la radicalizzazione di soggetti già integrati rappresenta un rischio reale.Andrea Monti
Consigliere Provinciale Lega Nord
10022017