Illuminazione pubblica, Fagioli: “Arrivano i led: meno costi e più sicurezza”
SARONNO – Partirà dal mese di maggio la rivoluzione dell’illuminazione pubblica saronnese: dopo mesi di lavoro l’Ammininistrazione comunale ha deciso di riscattare la rete elettrica da Enel Sole (con la quale si aprirà quasi certamente un contenzioso) e di affidarla, utilizzando una convenzione Consip, alla Citelum (società francese). “Quello dell’illuminazione pubblica è un tema che ci ha visto subito in prima linea – ha spiegato il sindaco Alessandro Fagioli presentando negli ultimi giorni il piano – anzi ringrazio subito l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Lonardoni che ha seguito la partita per oltre un anno”.
LO STATO DELL’ARTE
Sul territorio del comune di Saronno ci sono 4.524 punti luce di cui 3.260 di proprietà di Enel Sole e 1.264 di proprietà comunale. La spesa annua per l’illuminazione pubblica è di 895 mila euro (di cui 685 mila di fornitura e 200 mila di manutezione).
LA SCELTA
Tutto è partito nel 2014 con un’analisi conoscitiva seguita dall’analisi delle diverse possibilità: affidamento in house, concessione o convenzione Consip.
Fagioli, facendo riferimento alle tante proteste arrivate dai residenti su manutezione non eseguite, ha spiegato: “Per tutti questi problemi e per l’obsolescenza dell’illuminazione pubblica saronnese abbiamo deciso di non prendere in considerazione Enel Sole. La possibilità di realizzare una gara a livello comunale l’abbiamo scartata per il rischio di contenziosi ma soprattutto perchè la convenzione Consip ci dà la possibilità di sfruttare notevoli economie di scala”
IL PRIMO PASSO
Si partirà con il riscatto dei punti luce di Enel Sole: “La società li ha valutati e ci ha chiesto 176 mila euro mentre noi – spiega l’assessore Dario Lonardoni – a causa degli adeguamenti di cui necessitano gli impianti rilevati abbiamo domandato ai gestori di pagarci 150 mila euro. E’ prossibile che si arrivi ad un contenzioso ma questo non intaccherà avvio della nuova gestione”.
NUOVI PUNTI LUCE
Da maggio partirà il programma di adeguamento dell’illuminazione pubblica: addio ai vecchi impianti (tra cui 1.911 punti luce ai vapori di mercurio) per far posto a 4.197 nuove “armature led”. Rinnovati anche 20 quadri elettrici pari a circa il 60% dell’illuminazione pubblica. Le opere saranno realizzate nell’arco di due anni con un investimento di 2,6 milioni di euro.
COSTI
La nuova gestione prevede un canone di 694 mila euro: “La spesa media annua dell’ultimo triennio è stata di 895 mila euro – spiega Lonardoni – quindi otteniamo un risparmio di oltre 200 mila euro che potranno essere investiti per innovazioni e miglioramenti, penso ad esempio a tutto il pacchetto “smart city”.
DURATA
La convenzione siglata avrà una durata di 9 anni: “Alla scadenza – spiega Fagioli – si potrà nuovamente ridefinire la convenzione puntando ad avere nuovi investimenti ed ottenendo così nuovi risparmi e vantaggi. Rimanendo sempre e comunque proprietari di un impianto completamente rinnovato”.
VANTAGGI
“Con questa scelta – conclude il sindaco Alessandro Fagioli – garantiamo un risparmio economico e di risorse, un miglioramento della qualità d’illuminazione e della resa cromatica con un conseguente un aumento della sicurezza viabilistica con una riduzione della microcriminalità”.
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20032017