Estate senza grande schermo: Comune rinuncia al Cinema sotto le stelle
La notizia circolava da qualche tempo tra gli addetti ai lavori così come le richieste di informazioni da parte dei saronnesi. A fare chiarezza l’assessore alla Cultura Lucia Castelli: “Qualche mese fa chi il gestore del cinema sotto le stelle ci ha sottoposto alcune problematiche che, a suo parere, minavano la possibilità di riproporre il cartellone estivo. In quel momento abbiamo cercato di trovare un accordo; il gestore chiedeva un congruo contributo economico che in quel momento non potevamo assicurare. Ci siamo messi perciò al lavoro per assicurargli tutta una serie di facilitazioni, per fare in modo che il suo impegno potesse essere meno gravoso”. In realtà però la quadra non è stata trovata: “Da parte nostra – prosegue l’assessore Castelli – abbiamo proposto diversi aiuti come l’agevolazione alle spese di gestione dell’area dove si sono tenute negli ultimi anni le proiezioni o la creazione e distribuzione del materiale pubblicitario. La nostra era una proposta molto concreta; non avendo la possibilità di intervenire dal punto di vista economico abbiamo provato a trovare delle alternative, che non sono però state accettate”.
“Quando ci è arrivato il rifiuto del precedente gestore abbiamo provato, assieme agli uffici comunali, a trovare delle alternative in tempi brevissimi. Non c’è stato il tempo necessario però per trovare una valida possibilità, avessimo saputo prima della rinuncia forse avremmo potuto rimediare. Ma a un mese circa della supposta partenza della rassegna, non c’era il tempo necessario per organizzarne un’altra. Ci attiveremo affinché questa attività possa comunque essere proposta ai saronnesi il prossimo anno”.
A replicare all’assessore Castelli è Vittorio Mastrorilli gestore dei cinema Prealpi e Silvio Pellico che ha da sempre curato la rassegna. “Negli ultimi 6 anni abbiamo sempre gestito “il Cinema sotto le stelle” senza nessun contributo economico da parte del Comune. Nessun aiuto a parte la location mentre l’iniziativa viene continuamente ricordata come una delle poche realizzate in città per chi non va in vacanza. Quest’anno a fronte dei costi cresciuti con il digitale, che in molte realtà ha segnato la fine delle rassegne estive, abbiamo chiesto un contributo. Ci è stato detto che non c’erano fondi da destinare a quest’attività. E poi più nulla neanche una mail per dire che il progetto era naufragato”.
23062017