Ponticelli, j’accuse da Uboldo: “E’ l’Italia dove non si riesce a far un cavolo di niente”
SARONNO / UBOLDO – Il “caso” dei due ponticelli del tratto cittadino dell’ex Saronno-Seregno è per il sindaco della vicina Uboldo, Lorenzo Guzzetti, davvero emblematico dell’Italia di oggi. Con la scelta di Comune e Ferrovienord di demolirli, l’opposizione di cittadini e associazioni e poi lo stop imposto dalla Soprintendenza.
Lo dico, forte del fatto che nessuno può tacciarmi di essere “di parte” o dello stesso colore politico dell’Amministrazione saronnese. La vicenda dei ponticelli non abbattuti a Saronno ci racconta per l’ennesima volta un’Italia ferma, dove non si riesce a fare niente, nemmeno abbattere due ponticelli tra Sovraintendenze, pareri, cittadini che pensano di “salvare” qualcosa che non serve più con comitati, petizioni ed altro, che servono solo a far casino e basta.
Siamo un Paese paralizzato e sull’orlo del fallimento dove la Pubblica amministrazione è ormai arrivata ad essere più interessata alle procedure che vadano bene piuttosto che il risultato finale. Del risultato ormai non frega niente a nessuno. L’importante è che le procedure, le tonnellate di carta buttate via, siano a posto. Poi discutiamo del metodo politico, di cosa si poteva o doveva fare e sulla qual cosa posso anche concordare, ma questa storia, questa foto raccontano in un fotogramma tutto il male dell’Italia.
Lorenzo Guzzetti
08112017