Consiglio comunale urgente: dalla dimenticanza, alla richiesta di dimissioni
SARONNO – Dalle critiche sulla dimenticanza di una scadenza essenziale per il funzionamento dell’attività del settore urbanistica, alla scarsa attenzione e propensione ad affrontare i grandi temi che riguardano il futuro della città. Non è stata una seduta indolore quella urgente dell’assemblea cittadina che si è tenuta sabato mattina in Municipio. Non a caso sotto le prese di posizione, precise e circostanziate, delle opposizioni è dovuto intervenire il sindaco Alessandro Fagioli che facendo leva più sulla propria autorità che sui contenuti è riuscito a porre fine ad un dibattito che ha visto Giunta e maggioranza in difficoltà.
LA VICENDA
Sabato mattina in Municipio è stato convocato un consiglio comunale urgente per un unico punto all’ordine del giorno la “proroga validità del documento di piano del Pgt” che doveva essere votata dall’assemblea cittadina entro il 9 ottobre. Una proroga necessaria che, per una dimenticanza come chiarito nel corso della seduta, non è stato inserita all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuta lo scorso 27 settembre.
Proprio l’aspetto della dimenticanza di una scadenza così importante (sia il sindaco Alessandro Fagioli sia l’assessore all’Urbanistica Lucia Castelli hanno spiegato che la mancata approvazione avrebbe creato non pochi problemi ad operatori e cittadini) è stato sottolineato da tutte le opposizioni a partire dal consigliere indipendente Francesco Banfi che con ironia ha esordito: “Anche a me capita di far scadere il latte ma certo questa era di quelle scadenze da segnare sul calendario che non andava dimenticata”. Sono poi intervenuti, partendo proprio dall’urgenza e delle tempistiche di convocazione anche Franco Casali (tu@Saronno) e Alfonso Indelicato (indipendente).
L’affondo è arrivato dal consigliere Pd Nicola Gilardoni dopo una notazione sui tempi stretti che impone l’Amministrazione che provoca una riduzione della trasparenza e delle possibilità di dibattito in consiglio ha invece posto l’accento sui contenuti: “La proroga è necessaria per il ritardo regionale ma se i contenuti (sul consumo di suolo, ad esempio) sono condivisibili perchè il Comune non va oltre e supera il documento esistente? Perchè non si discute, in consiglio comunale e in commissione, di questi temi? Perchè il piano delle regole richiesto dagli operatori da tre anni non è ancora stato portato all’attenzione dell’assemblea? Alla luce di queste considerazioni del fatto che ne l’assessore alla partita ne il presidente della commissione riescono a rispondere alle esigenze della città non resta che chiedere le loro dimissioni”.
La maggioranza parla di un piano delle regole “quasi pronto” e con sottolinea le responsabilità sugli uffici comunali: “Bisogna distinguere le responsabilità politiche a quella degli uffici. Ci sono stati dei ritardi di quest’ultimi. Far ricadere colpe su parte politico”.
Il sindaco Fagioli fa invece quadrato su Giunta ed assessori: “Ci troviamo in una situazione di emergenza per rispettare la scadenza. Il treno non è partito e il latte non è scaduto. Mi spiace aver scomodato i consiglieri comunali di sabato ma non approvare questa proroga avrebbe voluto dire creare un disagio a cittadini ed operatori. Gli assessori li ho nominati io e finchè, secondo me, lavorano bene restano al loro posto”.
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08102018