A “Chi l’ha visto?” un’altra vittima del violentatore di Saronno sud
SARONNO – Un lungo servizio in cui si parla della mancanza di presidio e sorveglianza di molti punti della stazione di Saronno sud, delle indagini che hanno portato all’arrestato del 22enne accusato di violenza sessuale a carico di una 16enne ma anche del caso di una seconda ragazza che si è rivolta alla trasmissione televisiva raccontando di essere stata vittima, in un parco di Gerenzano, di violenza sessuale da parte dello stesso giovane. E ancora l’appello dei carabinieri a farsi avanti ad eventuali altri vittime e non ultime le indiscrezioni della redazione secondo due ci sarebbero altre due vittime che però non avrebbero sporto denuncia. Sono questi i contenuti dei servizi di Dina Lauricella e Maria Chiara Icoucci andato in onda ieri sera nella trasmissione “Chi l’ha visto?”.
Si parte con una descrizione della violenza ai danni di una 16enne realizzata dal 22enne il 23 settembre. Con le immagini dei carabinieri viene raccontato un episodio tanto duro che a lungo la città ha preferito fingere che non fosse successo. Le minacce, la violenza, le indagini e l’arresto del 22enne. Il capitano dei carabinieri Pietro Laghezza ricostruire la figura del 22enne raccontando i suo precedente coinvolgimento con una baby gang nel Veneto ma anche l’atteggiamento e la sfrontatezza che fanno pensare agli inquirenti che la violenza sessuale a Saronno Sud non fosse la prima.
Ed infatti la trasmissioni racconta, in una ricostruzione con whatsapp, messaggi sui social, video e sopralluoghi la violenza raccontata da una ragazza che nel 2016 sarebbe stata abusata dal giovane in un parco di Gerenzano. Una vicenda su cui ovviamente ora i militari saranno chiamati a far chiarezza. Ma c’è di più. Secondo il servizio ci sarebbero altre vittime, almeno due amiche della ragazza che però non avrebbero denunciato. E non a caso arriva l’appello del capitano Laghezza: “Invitiamo chi ha avuto a che fare con il 22enne a chiamarci. Senza timore di essere esposte o di minacce. Senza il coraggio delle persone che hanno subito per noi è difficile capire cosa accade sul territorio”.
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Alcuni fotogrammi della trasmissione
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