Elezioni, ecco cosa sta succedendo nel centrosinistra: i candidati, le proposte e le impasse
SARONNO – “Allora a che punto è il centrosinistra?”, “Il candidato sindaco che sfida Fagioli, l’han già scelto?”, “La campagna elettorale non parte più?” Sono alcune delle domande che si intensificano, giorno dopo giorno, in città alimentate dal silenzio che regna intorno alle scelte del centrosinistra per le prossime elezioni.
COSA E’ STATO FATTO
Ormai da diverse settimane è attivo un tavolo di confronto con diverse forze civiche e del centro sinistra cittadino. L’idea che unisce tutti è quella di una coalizione unita da un’idea diversa di città da quello dell’attuale Amministrazione in modo da dare a Saronno il rilancio che aspetta da anni. Quindi non un’alleanza anti-Lega ma a favore di una diversa idea di città.
Le convergenze però finiscono qui. Il Pd, che rivendica il ruolo di capofila alla luce del ruolo nell’attuale consiglio comunale e dei risultati nelle ultime elezioni, vorrebbe le primarie di coalizione. La sala sarebbe anche stata prenotata in modo da essere pronti in caso di fumata bianca. In realtà però i civici e le altre forze non sono proprio concordi. Perchè si teme che questa modalità favorisca il candidato del Pd che sarebbe poi “troppo di centrosinistra” per strappare consensi ad una città che storicamente non ha mai guardato a sinistra ed anche per accogliere gli scontenti di Fagioli. E qui sta l’impasse principale.
I CANDIDATI
Nei nomi che girano in questa fase nessuna sorpresa e nessun colpo di scena. In pole position, soprattutto per il Pd, Augusto Airoldi ex presidente del consiglio comunale storico volto della società civile saronnese. Accanto lui anche Nicola Gilardoni eletto consigliere comunale nelle file del Pd ma al momento non così schierato con il primo partito d’opposizione cittadino. Unica new entry nello scenario Paolo Riva, l’ex assessore all’Urbanistica, che da qualche mese siede in consiglio comunale con Unione Italiana. Chiude il quadro Franco Casali, capogruppo di Tu@Saronno e candidato sindaco per la civica anche nell’ultima tornata elettorale.
GLI SCENARI
Sulla carta la soluzione auspicata da tutti è quella di un accordo che permetta di esprimere un candidato e un programma unitario che riunisca tutti Pd, civiche e anche M5s. Terreno di scontro, ovviamente il candidato sindaco ma anche il passaggio dalle primarie malgrado il Pd sia sia detto disponibile a farle anche senza simboli di partito. Tutta da volutare la proposta di due candidature una “made in centrosinistra” una “dei civici”. Una soluzione che aprirebbe lo spettro dei consensi e lascerebbe aperte le possibilità di alleanze ed accordi al secondo turno.
LE INCOGNITE
Nel tavolo aperto al momento manca Italia Viva che pure in città ha un autentico big del partito di Renzi ossia il deputato ed imprenditore Gianfranco Librandi. Si parla di chiamate e qualche chiacchierata ma al momento al tavolo “non si è visto nessuno”. Ufficialmente non c’è nessun commento ma i mal di pancia sono tanti che uniti ad una buona dose di amarezza per il mancato accordo anche sulle “regole” del gioco sta minando la determinazione degli atleti in campo. Sia quelli più blasonati e storici sia le new entry.
12122019