Lettera aperta per “riunire tutte le forze moderate”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Giuseppe Anselmo, Francesca Marzorati, Silvia Mazzola, Davide Pasini e Nicola Rutigliano ai cittadini, segreterie di partiti e civiche e le associazioni.
Siamo presenti nell’attività politica (intesa come impegno per la comunità) saronnese da poco prima che iniziasse il nuovo millennio ed alcuni di noi hanno militato nei partiti a diverso titolo.
Siamo figli di una politica che ha visto diverse fasi, pensiamo a quella della Forza Italia del Club Don Luigi Sturzo, la Casa delle Liberta’ prima ed il Popolo delle Libertà poi, o di diversi gruppi cattolici, riformisti o civici nati nel mentre. Siamo passati da un centrodestra moderato che vinceva da solo le elezioni, e doveva mettere un tetto al numero dei candidati, ad essere un aggregato con poca benzina. Tutto ciò e’ normale, ogni ciclo ha le sue stagioni, non è demerito di nessuno.
In questi 20 anni, abbiamo imparato tanto da chi, piu’ grande di noi, guidava partiti, associazioni e vita amministrativa. Penso ai Marzorati, Volonte’, Mitrano, Mazzola, Renoldi, De Marco, Rezzonico, Azzi, Strano, Lonardoni, Cairati, De Vincenti, Riva, Ceriani, Clerici… e tanti altri, talvolta veri e propri mostri sacri o maestri che avevano da insegnarci ognuno qualcosa per noi che ci avvicinavamo all’impegno del servizio per la comunità.
Oggi, pensiamo sia arrivato il momento per noi di poter continuare quella tradizione che ha visto rappresentata tutta un’area moderata che oggi è presente, ma si è indebolita, sia nella politica partitica che nel tessuto associativo e sociale. Parliamo, volendo dare una collocazione ideologica, di tutto ciò che va, ma non include, dal Sovranismo al riformismo liberale passando per i liberali ed i cattolici.
Molti di chi oggi guidano ancora la politica dei moderati a Saronno, sono figli di quel mondo dove personaggi come Rezzonico (Augusto) ti facevano “la scuola” ed al momento giusto, ti lanciavano. Perchè le future elezioni erano importanti, ma lo erano ancor di piu’ le successive. Serviva una visione della città, perchè lei vive oltre noi. C’era prima e ci sarà dopo.
Oggi, siamo arrivati a conclusione di quel ciclo fatto di grandi intuizioni dei politici di allora e di grande lavoro di quelli piu’ recenti per portarlo avanti. Quella spinta, quella visione, ormai oggi è esaurita e va rinnovata. Non si può rimanere fermi. Noi oggi ancora viviamo di “intuizioni” come la stazione, la tratta del Malpensa Express, l’Ospedale, il (fu)Tribunale, il complesso scolastico, la (fu) città dei servizi e non più industriale…
Ma tutto questo sta iniziando ad affievolorisi ed abbiamo visto, in quest’ultima tornata elettorale, una fase calante di un ciclo di ciò che in passato ha rappresentato il 40% della citta’. Proprio perchè ai tempi chi guidava era all’avanguardia, oggi vogliamo dare la nostra disponibilita’ ad impegnarci per proseguire e recuperare quella rappresentativita’ che oggi si è affievolita, come ha fatto 20 anni fa prima di noi qualcun altro.
Ci rivolgiamo, in questa prima fase, alle segreterie di partito, alle civiche e chiunque abbia lasciato l’impegno attivo o voglia provarci, per avviare immediatamente:
1) una stagione confederativa di tutte le forze moderate, non fra 4 anni ed 11 mesi, in vista delle prossime amministrative, ma oggi, entro 20 giorni. Aperta a tutti, partiti strutturati, liste civiche, gruppi, partendo da un’analisi di tutti quegli aspetti che andranno migliorati , o per meglio dire, riadattati al giorno di domani.
2) focus group ascoltando associazioni, imprenditori, commercianti, realtà giovanili, culturali e tutto quelle che sono cruciali per il territorio e cercare soluzioni professionali ed innovative anche tramite supporti esterni
3) individuare la visione, il futuro che vogliamo dare a Saronno. Non vuol dire solo ciò che vediamo scritto da 20 anni nei programmi come un generico “valorizzare Palazzo Visconti”, ma ridisegnare tutta la citta non pensando solo alla prossima tornata elettorale, ma ai prossimi 25-30 anni
4) creare una scuola comune dove le generazioni con piu’ esperienza, spieghino come funziona la macchina amministrativa e tramandino la loro esperienza di governo ed opposizione.
5) commissariamento volontario dei direttivi che oggi guidano i vari movimenti, con l’obiettivo di avviare una fase congressuale interna, ognuno tramite i propri regolamenti, ma tutti uniti dalla volontà di farlo. Una fase di profondo ascolto per arrivare a direttivi rinnovati, che non vuol dire un bieco azzeramento di persone, ma un rinnovamento di idee, progetti, entusiasmo, visione, coinvolgimento in tutte le decisioni.
6) creazione di un tavolo comune, una Casa comune, a queste forze, dove coordinare: la visione della città ed i progetti immediati, dalla giornata della raccolta rifiuti alle aree dismesse, passando per la valorizzazione del patrimonio culturale e tutto ciò che si decidera’ assieme.
Parte di questi punti iniziali, qualcuno potrà dire che sono già attivi…bene, allora è ora di fare un passo avanti ed introdurre nuove visioni, nuove idee, nuove persone. Subito, non domani.
(in ordine alfabetico)
Giuseppe Anselmo
Francesca Marzorati
Silvia Mazzola
Davide Pasini
Nicola Rutigliano