Disastro aereo Nepal, “anche io ho viaggiato sulla Yeti airlines”: un saronnese racconta la sua esperienza
SARONNO – Anche un saronnese ha sperimentato la rotta Katmandu-Pokhara in Nepal, lungo la quale viaggiava l’Atr 72 della Yeti airlines precipitato proprio in fase di atterraggio a Pokhara, ieri mattina. “Anzi – racconta – ho volato proprio la Yeti airlines, e quando siamo partiti da Kathmandu l’aereo che è precipitato, l’ho notato da alcune foto che avevo fatto, era posteggiato proprio accanto al nostro, sarebbe partito a sua volta per Pokhara di lì a poco. Era l’inverno del 2019, allora la Yeti utilizzava anche dei Jetstream, come quelli su cui avevamo volato, all’apparenza decisamente più datati del Atr, che anzi appariva in buone condizioni”.
Prosegue il cittadino: “Il volo precipitato domenica era diretto al nuovo aeroporto di Pokhara, che è stato aperto proprio all’inizio di quest’anno: io ed i miei amici eravamo atterrati nel vecchio aeroporto, che si trova proprio in mezzo alle case; quest’altro invece è molto più periferico, l’avevano visto da lontano in costruzione”. Da Katmandu a Pokhara (che viene definita la “porta per l’Himalaya”, punto di partenza di molte escursioni, e che incornicia uno splendido lago) ci sono solo 129 chilometri di strada, ma talmente congestionata, malconcia e impegnativa che chi può compra il biglietto aereo anzichè sottoporsi ad un interminabile viaggio su strada, che se va bene e non ci sono intoppi come incidenti o rallentamenti, dura almeno sei ore. In aereo ci vogliono 25 minuti, ed ogni giorni ci sono tantissimi voli per le due città, proprio uno dietro l’altro.
Anche se volare non sempre è una esperienza piacevole, in Nepal: “Non sono un esperto di aeronautica, ma in Nepal già le strutture aeroportuali appaiono piuttosto “precarie” e lo stato dei velivoli, generalmente un po’ anneriti e coi segni del tempo, non aiutano ad affrontare il volo con la massima serenità – racconta il saronnese – E tutto questo si contrappone alla cortesia delle hostess, che a bordo cercano di mettere a loro agio i viaggiatori, anche su un volo brevissimo com’è quello fra Kathmandu e Pokhara passano ad offrire dell’acqua ed un pacchetto di noccioline”.
(nell’immagine, sullo sfondo, l’Atr 72 precipitato domenica, all’aeroporto di Kathmandu, fotografato dal saronnese)
16012023
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E’ nota come la linea aerea più pericolosa al mondo.