Saronno, la riflessione di una saronnese per il degrado in piazza Libertà
SARONNO – “Domenica mattina ore 10. Sono sul sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, cuore di Saronno, in pieni orario di Santa Messa. E quello che si vede in foto è ciò che compare su tutta la piazza: rifiuti vari, bicchieri sporchi, cartacce…questo è ciò che è diventato Saronno”.”
Inizia così la riflessione di Patrizia Bizzarro in merito a quanto ha visto la scorsa domenica 7 febbraio.
“Il cittadino che è intervenuto all’ultimo consiglio comunale aperto (aperto si fa per dire…si può parlare ma non si può replicare, ammesso che si sia così fortunati da ricevere una risposta) e che ha parlato di (non) sicurezza nella nostra città, appunto, non ha ricevuto alcuna risposta.
Sicurezza è anche questo. Quelli che vedete sono i resti dei bagordi che si svolgono regolarmente in piazza Libertà a partire da neanche tanto tardi tutti i giorni: alle 18/19 c’è già una varia umanità assiepata sui gradini della chiesa che beve, gioca a calcio, gozzoviglia e lascia tracce inconfondibili di tutte queste attività.
A quell’ora nessuno cum grano salis – come diceva la mia amatissima professoressa delle medie – lascerebbe transitare i propri figli da soli, e garantisco che io stessa fatico a passare in mezzo a questi figuri che, già alticci, emettono suoni – e frasi- che farebbero scansare chiunque.
Ecco, questa è la situazione a Saronno.
Una città che si spopola già nel tardo pomeriggio, attività che chiudono e riaprono nei paesi vicini (due delle tante recentemente si sono trasferite a Tradate e Legnano), degrado qua e là e le tasse – fresche fresche dal bilancio previsionale – che aumentano. Ottimo direi.
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