Capannone di un’azienda di traslochi usato come deposito per oltre 700 chili di droga: sequestro della Dda a Gerenzano, arresto a Caronno e Cislago
GERENZANO – Ha fatto tappa anche a Gerenzano, in un capannone alla periferia cittadina, la maxi operazione antidroga della Direzione distrettuale antimafia e della Guardia di finanza di Milano chiamata Money Delivery.
A Gerenzano secondo quanto emerso dalle indagini si trovava il deposito e centro di smistamento di due associazioni criminali legate all’ndrangheta. Sono stati oltre 700 chilogrammi di sostanza stupefacente soprattutto cocaina quelli che sono passati dal capannone ufficialmente intestato ad una ditta di traslochi. L’attività è stata scoperta nell’ambito della maxi operazione che ha visto finire in carcere 38 persone tra cui una di Caronno Pertusella, una di Cislago e una di Busto Arsizio. Complessivamente i capi d’imputazione sono stati 65 per 40 soggetti implicati nell’attività di due associazioni criminali finalizzate al traffico di stupefacenti finiti nella rete delle forze dell’ordine.
L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano è il filone più rilevante di quelle collegate alle Direzioni Distrettuali Antimafia di Genova e Reggio Calabria, con il coordinamento dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Numerosi sono stati i carichi di stupefacente dal Nord Europa per poi essere stoccati in depositi in Lombardia, tra cui quello gerenzanese, tra i carichi oggetto di contestazione è stato possibile quantificare 645 kg di cocaina, 240 kg di hashish e 30 kg di ketamina.
E’ stato possibile appurare che gli associati con funzioni di “luogotenenti”, dopo aver organizzato, su mandato dei promotori, il ritiro e lo stoccaggio, in luoghi sicuri, dello stupefacente destinato alla piazza, si avvalevano di cosiddette “mamme” che avevano la funzione di tagliare lo stupefacente, con aggiunta di mannite, confezionarlo in capsule da raggruppare in pacchetti, per affidarli ad un secondo livello di distribuzione, composto da soggetti denominati “responsabili dei cavalli”.
I “responsabili dei cavalli”, a loro volta garantivano, per conto dei promotori, il controllo della piazza di spiaccio reclutavano i “ragazzi” che si occupano della vendita al dettaglio, incassavano il provento delle vendite. Sono state realizzate perquisizioni in tutto il territorio nazionale con il supporto di mezzi aerei del Corpo della Guardia di Finanza.