Ex Isotta: ecco le richieste del comitato Ripuliteci l’aria e di M5s
SARONNO – E’ stato Alberto Steidl del comitato Ripuliteci l’Aria a dare voce alle istanze del gruppo e di M5s durante il consiglio comunale aperto dedicato dall’ex Isotta Fraschini.
Ecco il testo integrale del suo intervento
Il Comitato Ripuliteci l’Aria lavora al fianco delle PP.AA. che si muovono e intendono sostenere concrete politiche e misure rivolte alla sostenibilità energetico-ambientale, alla transizione ecologica, alla ripresa e resilienza dei territori, al fine di migliorare la qualità
dell’aria urbana e della vita dei cittadini.
E’ presieduto e rappresentato dall’Arch. Alberto Steidl, che ha collaborato nella sua qualità di professionista esperto di temi urbanistici, ambientali ed energetici, con le più alte dirigenze degli uffici di Regione Lombardia, Provincia di Varese; Ministero dell’Ambiente;
Politecnico di Milano; vincitore del premio internazionale “Next Energy Award 2006”; autore e divulgatore del RECENS21 e dell’omonimo progetto editoriale distribuito gratuitamente in occasione della conferenza tenutasi nel 2011 presso la sede della Provincia di Varese con l’apertura dei lavori salutata dal Capo dello Stato; nonché primo firmatario della petizione europea n° 0465/2021 denominata: “Zero sforamenti (Pm10 e 2,5) entro il 2030”, recentemente recepita anche dal Comune di Varese.
Intervento del rappresentante del Comitato Ripuliteci l’Aria Egr. Sig. Sindaco, Presidente del Consiglio, Giunta e gentili Consiglieri tutti:
- per la sua estensione (circa mq.252.000, tra le più ampie a livello regionale) e conseguentemente per la sua potenziale capacità rigenerativa, il PII ex Isotta Fraschini in variante al PGT rappresenta per la Città di Saronno un’opportunità unica e irripetibile. Abbiamo motivo di credere che in virtù dello stato delle proposte già avanzate da parte di operatori economico-finanziari, non ci sarà una seconda occasione per rimediare a eventuali errori o trascuratezze urbanistiche.
Alla luce di queste premesse, rendiamo noto che, con le procedure previste, il Comitato Ripuliteci l’Aria ha presentato al protocollo (esattamente due mesi fa) un “pacchetto urbanistico di ultima generazione” costituito da 4 proposte tutte dedicate all’eccellenza del governo eco-sostenibile del territorio.
Il pacchetto è stato condiviso anche dal Consigliere Giuseppe Calderazzo, e da altri gruppi consiliari ed è stato presentato anche (a nome del
sottoscritto) al tavolo di lavoro organizzato dall’Ordine provinciale degli Archh. di Varese, a titolo di contributo sui PGT del territorio.
Abbiamo motivo di credere che l’accoglimento del “pacchetto urbanistico” proposto, potrà costituire per Saronno la vera “svolta” nel segno di una sostenibilità a tutto tondo per tutto il saronnese.
E’ il contributo che il nostro Comitato offre a tutte le città della Provincia di Varese (della quale Saronno è parte fondamentale) per riuscire nell’intento di migliorare la qualità della vita dei cittadini e dell’aria del Bacino padano, che ancor oggi resta il territorio di area vasta più inquinato e condannato d’Europa (CGEU).
Le 4 proposte contenute nel “pacchetto urbanistico” riguardano sia la pianificazione (PGT propriamente detto) che la gestione del costruito (REC), della mobilità (PUMS) e dell’energia (PAESC); argomenti per i quali speriamo di poter trovare in questa Amministrazione un terreno fertile e di interesse per un attento e urgente approfondimento (diciamo urgente perché sappiamo che anche per il REC l’A.C. ha avviato un processo di revisione che intende concludere al più presto).
A questo proposito in qualità di Comitato ci sentiamo in dovere di informare tutte le PP.AA. con cui stiamo collaborando (Saronno e Varese in primis), che il REC corredato dall’Allegato Energetico (il cui acronimo di ultima generazione si è evoluto in RECENS21) è lo strumento di fondamentale importanza (più del PGT) per poter concedere il rilascio da parte del Comune a cittadini e professionisti, la certificazione eco-sostenibile degli edifici. Si sappia che ancor oggi non si riscontra a livello nazionale un Regolamento Edilizio capace di tanto. Si approfitti di questa opportunità di revisione del Regolamento Edilizio per offrire alla Città di Saronno quel che si merita, ossia il RECENS21.
Proposta ad hoc per area ex Isotta Fraschini Chiusa la parentesi sul Regolamento Edilizio (che però speriamo di riaprire al
più presto) veniamo ora all’argomento specifico di questa sera: il PII ex Isotta Fraschini.
Possiamo certamente affermare che tra le 4 proposte del “pacchetto urbanistico” presentato, una spicca su tutte e pertanto – per noi del Comitato risulta di fondamentale importanza, ossia imprescindibile. Si chiede che il decisore politico la faccia propria al più presto, perché essa esprime quel che serve e servirà alla città di Saronno.
Nello specifico la proposta mira a trasformare ed evolvere (se necessario cambiandone anche il lessico e la denominazione) gli ambiti di riqualificazione, trasformazione e rigenerazione urbana (PA, PII, area ex Isotta Fraschini compresa) in Piani Municipali di Ripresa e Resilienza.
La proposta, cucita su misura per l’area ex Isotta Fraschini e in generale per le aree soggette a trasformazione/rigenerazione, recita testualmente:
1) PMRR – Sono così (ri)definiti tutti gli ambiti di riqualificazione, trasformazione e rigenerazione urbana del PGT, nei quali verranno dati
spazio, sviluppo e attuazione, modelli di insediamento tecnologicamente avanzati sotto il profilo del digitale, delle fonti al 100% rinnovabili, dell’ecosostenibilità e dell’inclusività. Pertanto, oltre ai parametri urbanistici di prassi (rapporti fondiari, di copertura, di traspirazione, di invarianza idraulica, ecc.), si propone che il PII ex Isotta Fraschini, per cui stasera
si discute, sia dotato di precise prescrizioni minime prestazionali in tema di urbanistica-energetica. Non è sufficiente menzionare – tra le righe dei piani – le CER, le colonnine per la ricarica di auto elettriche, la fitodepurazione per il recupero dell’acqua, l’efficienza e la certificazione eco-sostenibile degli edifici per garantire il loro adempimento all’interno dei Piano, occorre specificare, dettagliare, quantificare (compresa
l’eventuale partecipazione pubblica e in quale misura), in congruità con l’estensione del piano. Nascono così le seguenti prescrizioni prestazionali (aggiuntive):
- CER fotovoltaiche (partecipazione comunale ≥ 20%) con potenza complessiva ≥ 0,03Wp per ogni mc. di volume insediato, in ambiti di sup. fondiaria ≥ 0,5 ha.
- Illuminazione LED – Legge Regionale 5 ottobre 2015, n. 31, pubblicata sul BURL n° 41 suppl. del 09 Ottobre 2015) e s.m.& i.
- Postazione pubblica per la ricarica veloce di auto elettriche (dotata di colonnine fino a 50 kW) nella misura almeno del 5‱ (5*10-4) per ogni mq. di superficie fondiaria, di cui almeno il 10% Ultra Fast (> 100 kW) in ambiti di sup. fondiaria ≥ 0,5 ha, postazioni dimidiate per sup. ≥ 5 ha.
- Postazione pubblica per la ricarica di velocipedi elettrici nella misura almeno del 2‱ (2*10-4) per ogni mq. di superficie fondiaria.
- Fitodepurazione (in ambiti di sup. fondiaria ≥ 1 ha) con relativi accumuli per il recupero idrico associato alla rete duale idrica per i
volumi insediativi presenti nell’area. - Pompe di calore alimentate ad EE autoprodotta, meglio se associate alla geotermia a bassa entalpia. In caso di TLR è ammessa la sola bassa temperatura (teleriscaldamento freddo) associato a pompe di calore locali.
- Volumi edilizi Zero Energy Building (ZEB > A4) e NZEB (A4), facendo uso di bioclimatica e materiali costruttivi a basso impatto
ambientale + Progettazione universale degli spazi esterni (PEBA ecc.)
Ebbene, alla luce di quanto espresso (e concludo) stasera chiediamo al decisore politico, tramite questo Consiglio Comunale aperto per il quale si ringrazia, di valutare attentamente le proposte contenute nel “pacchetto urbanistico di ultima generazione” presentato al protocollo, perché abbiamo motivo di credere che il suo integrale recepimento costituirà un’avanguardia urbanistico-ambientale senza precedenti, per la Città di Saronno, e per tutte le città che ne seguiranno l’esempio, perché (non si sorprenda nessuno) l’esempio di Saronno sarà dimostrativo e posto a modello di riferimento (certamente per tutti gli enti limitrofi di prima corona)
ma lo diventerà anche per il capoluogo varesino e per l’intero bacino padano.
Statene certi! A seguito del recepimento del “pacchetto urbanistico” Saronno rappresenterà un modello urbanistico da imitare a livello regionale,
nazionale ed europeo. Intanto il nostro Comitato rimane a completa disposizione per garantire al decisore politico il massimo della auspicata collaborazione.
(foto archvio)
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