L’Azione Cattolica di Saronno in piazza San Pietro per incontrare Papa Francesco
SARONNO – Nella giornata di giovedì 25 aprile, una rappresentanza dell’Azione Cattolica di Saronno era in piazza San Pietro per l’incontro nazionale con papa Francesco.
“Siamo partiti la sera di mercoledì in pullman da Milano insieme ad altri soci della diocesi e abbiamo viaggiato tutta notte per arrivare a Roma intorno alle 5.30 del mattino e dalla fermata della metro di Anagnina abbiamo raggiunto piazza San Pietro intorno alle 8, per poi ripartire da Roma dopo le 15 e siamo arrivati a Saronno alle 23: una toccata e via”.
Dalla diocesi sono partiti una cinquantina di soci, di tutte le età: ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti. Presente anche il gruppo Acr di Saronno: Anna, Mara, Mateo, Giacinta, Davide e David, accompagnati da due educatori e da due genitori, hanno partecipato a questa esperienza che li ha portati nell’arco di ventiquattro ore ad arrivare a Roma, vedere il Papa, vedere per la prima volta una piazza San Pietro così affollata e ritornare a casa felici e con tante cose da raccontare.
“Per me è la prima volta che vengo a Roma e anche per mia sorella. Siamo riuscite a vedere il Papa che viaggiava sulla papamobile ed è stato bellissimo”.
“Con noi abbiamo portato i cartelloni disegnati insieme ai nostri amici del gruppo a Saronno e speriamo che il Papa li possa vedere. Sono bellissimi. Uno di questi l’ho disegnato insieme a mio fratello e a Gabriele (un nostro amico che non è venuto a Roma). Ci sono tanti cartelloni e striscioni in piazza ma soprattutto tantissime bandiere uguale alla nostra di Azione Cattolica”.
L’incontro, il cui tema è “A braccia aperte”, si è svolto alla presenza di 80mila soci provenienti da tutta Italia ed è stato seguito anche da Rai 1 che gli ha dedicato la diretta per tutta la durata dell’evento.
Dopo l’arrivo del pontefice e il suo consueto giro in piazza per salutare tutti, papa Francesco ha condiviso dei pensieri con i presenti e con chi seguiva da casa l’evento: “Grazie per essere qui e per l’abbraccio così grande che state dando alla Chiesa. Ho visto tanti sorrisi mentre passavo tra di voi. Questo abbraccio che state dando con la vostra presenza oggi rappresenta la vita dell’uomo che inizia con un abbraccio della mamma quando il bambino nasce. Lo stesso abbraccio ce lo da Dio che ci ama e ci stringe a sè. Ogni volta che ci perdiamo nella vita e torniamo da Lui, Egli ci abbraccia. Ma ci sono tre tipi di abbracci: l’abbraccio che manca perchè c’è resistenza e le braccia si irrigidiscono e non si riesce ad accogliere l’altro. In questo caso l’abbraccio si trasforma in un pugno. In troppe parti del mondo c’è l’odio mentre la via dell’abbraccio è la via della vita. Il secondo tipo di abbraccio è quello che salva perchè abbracciarsi significa esprimere fiducia, riconciliazione, pace e ciò diventa più importante se vissuto con fede. Dio salva e si rivela in Gesù e anche noi possiamo imparare a fare lo stesso lasciandoci abbracciare da Lui. Ognuno di noi ha nel cuore qualcosa di quando era bambino e dobbiamo fare proprio come i bambini che si lasciano abbracciare. Il terzo tipo di abbraccio è quello che cambia la vita, che crea strade nuove e di speranza. Come succede ai santi, lo stesso vale per noi. Amici voi sarete più presenza di Gesù quanto più sarete capaci di sorreggere i bisognosi come laici intrisi nella storia. Umili servi nella storia per porre segni concreti seguendo il Vangelo nella vita di tutti i giorni. L’abbraccio crescerà nella vita politica, sociale e familiare costruendo legami di pace. Vedervi qui tutti insieme, con età diverse, mi fa venire in mente il sinodo in corso. Solidarietà è la parte importante della Chiesa: c’è bisogno di uomini e donne che sappiano dialogare insieme, pellegrini della vita. Siate atleti e portabandiera di solidalità, nelle parrocchie e nella vita. Grazie per quello che siete e per quello che fate”.
Al termine dell’incontro, ha avuto inizio la XVIII Assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche nazionali dell’associazione e che vede tra i partecipanti anche la delegazione diocesana di Milano.
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