Gilli presenta la squadra e affonda sugli avversari
SARONNO – Debutto serale la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Pierluigi Gilli: in Villa Gianetti lunedì sera si sono ritrovati i candidati di Unione italiana, Forza Italia, Popolari e Pensionati per presentarsi alla città. Tra i candidati tanti giovani ed giovanissimi, eleganti quanto emozionati in un clima un po’ di primo giorno di scuola e un buon numero di veterani contenti di ritrovarsi per “tornare a governare una città che ha bisogno di riaccendersi”.
A fare a apripista un’energica Lara Comi che, di ritorno dalla manifestazione a Milano e dal tour in Liguria con Toti, promette: “Per un po’ starò a Saronno e sarò presente in questa campagna elettorale. Questa è la mia città: sono rimasta a vivere qui che credo che sia essenziale che si cambi guida e che, come dice Gilli, la si riaccenda tutti insieme”. E poi gli affondi su Licata “a me e Fabio (Paticella ndr) è bastato un confronto su Twitter per capirne, stuzzicandolo un po’, la pochezza e la scarsa fantasia. Non ha piglio” su un’Amministrazione “che non ha saputo sfruttare la vicinanza ad Expo” sui problemi della città a partire dalla sicurezza per i quali la Giunta dovrebbe chiedere “ai vigili di fare un po’ meno multe e garantire più controlli”. Comi ha rimarcato la fiducia nella coalizione “un mix di esperienza e novità guidata da un sindaco che ha già saputo fare molto per la città” e si è tolta anche qualche sassolino dalla scarpe sulla città europea dello sport: “Un riconoscimento che è arrivato per merito del centrodestra: sono io che ho detto al sindaco di rispondere all’appello di Fassino e gli ho persino inviato il modulo da compilare. Hanno dovuto solo riempire un formulare a conquistare un riconoscimento che porterà fondi e sponsor alla nostra città ci hanno pensato le nostre attivissime associazioni sportive”.
E’ stata poi la volta dei responsabili delle 4 liste che prima di chiamare ad uno ad uno i candidati presenti hanno fatto il piccolo intervento. Il primo è stato Massimo Beneggi che ha sottolineato come “la lista dei popolari sia riuscita a mettere insieme i tre partiti che si riconoscono nel PPE in un’unica lista – operazione riuscita in pochissime altre realtà locali – e abbiamo deciso di sostenere un candidato con un forte radicamento nella storia politica popolare insieme a Forza Italia, formazione anch’essa aderente al Ppe”. Per Unione italiana Pierluigi Bendini, dopo aver portato i saluti di Librandi “a Roma per votare l’Italicum” ha presentato la propria lista “formata da persone che hanno fiducia nella coalizione, sono serie e soprattutto un team vincente”. Fabio Paticella per Forza Italia ha posto l’accento soprattutto sull’affiatamento dei candidati “un gruppo di persone che sta bene insieme che ha voglia di fare dove non c’è tensione ma solo voglia di proporre e che può contare sul miglior candidato sindaco possibile”. Schietto l’intervento di Fausto Gianetti, capolista dei Pensionati e storico presidente del Gruppo Anziani: “Vogliamo portare servizi per chi è avanti con gli anni ma anche creare una scuola di politica per insegnare ai nuovi arrivati come si amministra una città”.
Non risparmia nessuno, dalla passata Amministrazione agli altri candidati sindaco, Pierluigi Gilli che ha aperto il suo intervento parlando di una “fiera dell’incoscienza” sulla presenza di tanti pretendenti, 8 a sostegno di 16 liste, alla fascia di primo cittadino.
Gilli ne ha davvero per tutti da chi “propone 50 euro al mese ai cittadini, lunapark e persino l’eliminazione delle tasse ai commercianti, si potrebbe parlare di abuso della credulità popolare” a chi “dicendo che vuole cambiare passo ammette gli errori di questi 5 anni. Un cambiamento è comunque davvero necessario perchè pur non pretendendo un passo da bersaglieri è comunque deprecabile quello dei gamberi applicato per tutto il mandato”. L’attacco all’Amministrazione uscente continua: “Non è vero che come dicono molti non han fatto nulla, han fatto danni: pensiamo ai 35 mila euro spesi per il deposito delle biciclette in Comune, creato dopo il furto subito da un assessore, ai fondi stradali colorati. C’è qualche candidato che propone dei lunapark ma l’Amministrazione uscente li ha creati con le viabilità tra strade in cui non si può più uscire e sensi unici che costringono a lunghi giri dell’oca”.
Non manca una stoccata all’altra coalizione in corsa: “C’è chi dice che non siamo il centrodestra perchè ci manca un pezzo. In realtà è questo pezzo che non è voluto venire con noi e che si è spostato molto molto più a destra. Del resto io avrei delle difficoltà a stare in una coalizione con una lista che usa il dialetto per il proprio nome. Io lo uso spesso ma non certo per il nome di una lista perchè in fondo “ghe sem minga doma nunch”.
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04052015