Dopo il ricorso al Tar, Lazzate rinuncia all’ordinanza “antiprofughi”
LAZZATE – Era stato notificato ad inizio mese, l’8 novembre per la precisione, il ricorso al Tar, il Tribunale amministrativo regionale, promosso dal prefetto di Monza e Brianza e dal Ministero dell’Interno contro il sindaco di Lazzate, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza sindacale, emanata questa estate, che si prefiggeva lo scopo di evitare l’installazione di centri profughi e il conseguente arrivo di immigrati all’insaputa dello stesso primo cittadino, delle autorità locali e quindi della cittadinanza come invece accaduto ad agosto e proprio pochi giorni fa. In queste ore l’amministrazione di Lazzate comunica però di aver rinunciato alla stessa ordinanza per evitare: «Di spendere inutilmente soldi per difendersi in tribunale visto che comunque l’ordinanza sarebbe scaduta il 31 dicembre» – spiega l’assessore Andrea Monti – «Rimane il fatto che è assurdo che la Prefettura e lo Stato si schierino contro gli enti locali e contro i cittadini così apertamente, solo per continuare a fare i loro affari da migliaia di euro con queste sedicenti associazioni dedite all’accoglienza».